Su istruzioni del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, l’Unità di Crisi della Farnesina ha seguito, in costante raccordo con il Ministero della Difesa, la vicenda della motonave "Ievoli" della Compagnia di navigazione "Marnavi" fin dal primo allarme lanciato dal cargo, all’alba del 27 dicembre scorso.
Non appena ricevuta conferma dal Comando delle Capitanerie di Porto del completamento dell’abbordaggio, l’Unità di Crisi ha stabilito un contatto diretto con la Società Armatrice ed ha avviato un rapporto diretto con il responsabile della sicurezza (Company Security Officer – CSO), chiedendo di ottenere immediatamente la lista dei contatti dei familiari per potere direttamente comunicare con loro.
Il Presidente della Marnavi, Domenico Ievoli, contattato dall’Unità di Crisi, ha assicurato inoltre che la Compagnia aveva già provveduto ad informare in proprio tutti i familiari, inclusi quelli dei marittimi ucraini ed indiani, tramite i propri responsabili del Personale.
Appena ricevuta la lista dei contatti da parte dell’Armatore, l’Unità di Crisi ha provveduto a richiamare tutte le sei famiglie, fornendo le informazioni disponibili nonché i nominativi e riferimenti per i successivi contatti con il Ministero degli affari esteri. Alcuni familiari nel frattempo avevano già preso contatto con l’Unità di Crisi essendo stati così indirizzati dallo stesso Armatore come d’intesa raggiunta con la Farnesina fin dal primo contatto.
A tutti i familiari l’Unità di Crisi ha ribadito immediatamente il massimo impegno della Farnesina e del Governo per una pronta risoluzione della vicenda, avendo a mente come obiettivo primario l’incolumità dell’equipaggio. Contemporaneamente, seguendo una prassi consolidata, l’Armatore e le famiglie sono stati incoraggiati a mantenere il massimo riserbo, nell’interesse della sicurezza dei loro congiunti.
Ulteriori e ripetuti contatti sono stati mantenuti per tutto il resto della giornata e, contemporaneamente, l’Armatore Domenico Ievoli è stato convocato alla Farnesina nel pomeriggio dello stesso 27 dicembre e ricevuto all’Unità di Crisi assieme a rappresentanti del Ministero della Difesa.
Tutti i familiari, nei ripetuti e costanti contatti dall’Unità di Crisi, hanno ringraziato per l’impegno e la vicinanza manifestata, malgrado una comprensibile preoccupazione ed angoscia da parte loro.
Intensi contatti proseguono con le famiglie e l’Armatore, che verranno ricevuti domani mattina alla Farnesina presso l’Unità di Crisi.
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