Tutto come previsto. Un vero e proprio tsunami MAIE in Sudamerica. In occasione delle elezioni CGIE, infatti, il Movimento Associativo Italiani all’Estero fondato e presieduto dal Sen. Ricardo Merlo vince ovunque: Brasile, Argentina e Uruguay.
In Brasile eletti 4 consiglieri, due indipendenti e due coordinatori MAIE (Walter Petruzziello e Daniel Tadone, rispettivamente coordinatori in Curitiba e Nord Est Brasile). In Uruguay vince Aldo Lamorte – già rappresentante proprio del MAIE nel CGIE appena concluso -, che attualmente è anche presidente del Comites di Montevideo.
Il MAIE stravince in Argentina: eletti Gazzola, Borghese, Romanello, Pinto, Morello, Paglialunga e Fialá, quest’ultimo candidato – in accordo con il MAIE – con l’USEI di Eugenio Sangregorio. Antonio Morello, presidente del MIRE Argentina, diventa anche coordinatore del Movimento Associativo. Pure il primo dei non eletti in Argentina, Vito Santarsieri, è un uomo vicino al Presidente Merlo.
In Venezuela vince Antonio Iacchini, uomo spinto da Nello Collevecchio, Coordinatore MAIE in quel Paese sudamericano.
Grande batosta per il Pd, che perde Uruguay e Brasile, la sua roccaforte sudamericana. Una pesante sconfitta che sta già causando una feroce battaglia dentro al partito dove, secondo alcune fonti interne, non digeriscono questa sconfitta, tanto che da Roma potrebbe arrivare la richiesta di dimissioni di alcuni responsabili di questa situazione.
Grande soddisfazione viene espressa dal presidente MAIE, Sen. Ricardo Merlo: “La situazione in Sudamerica è per noi la più favorevole di sempre. Il nostro Movimento è cresciuto ulteriormente in questi anni e lo dimostra ad ogni elezione. Dopo avere stravinto ai Comites, adesso conquistiamo quasi tutti i posti all’interno del Consiglio Generale degli italiani all’estero. Andiamo verso le elezioni politiche del 2023 nel migliore dei modi, preparandoci a vincere anche quelle”, ha concluso Merlo.
E’ giusto ricordare che, se ci fosse ancora stato il consigliere CGIE del Centro America, senza alcun dubbio sarebbe stato del MAIE, visto che alle elezioni dei Comites il Movimento ha vinto ovunque anche in quella zona del mondo, espandendo così la sua forza e la sua presenza nelle istituzioni in tutta l’America Latina.