“Chi più sporca, più deve pagare. Non è giusto che chi vive in Italia solo per poche settimane debba pagare per i rifiuti gli stessi importi di chi ci vive tutto l’anno. Sono decine di migliaia i cittadini italiani residenti all’estero proprietari di immobili in Italia che devono pagare la TARI (tassa sui rifiuti) sebbene la loro casa in Italia sia disabitata e nessuno vi produca immondizia, tranne nei brevi periodi in cui essi rientrano in Italia per ferie. Si tratta di una ingiustizia. Ecco perché con due leggi, depositate contemporaneamente al Senato e alla Camera, prima firma rispettivamente Garavini e Schirò, sottoscritte anche da tutti i colleghi eletti all’estero del Pd, Giacobbe, La Marca, Carè ed Ungaro, chiediamo di estendere a tutti i cittadini italiani iscritti all’AIRE proprietari di immobili in Italia, la riduzione di due terzi della tassa sui rifiuti (TARI)”. È quanto dichiarano la senatrice PD Laura Garavini e i deputati PD Angela Schirò e Massimo Ungaro, eletti all’estero (ripartizione Europa).
“Già nel 2015, grazie al Governo Pd, avevamo ridotto di due terzi il pagamento della TASI e della TARI ai pensionati, titolari di pensione estera o in convenzione internazionale proprietari di una abitazione in Italia – continuano i parlamentari -. Intervento che è andato a beneficio di migliaia di nostri connazionali anziani. Adesso chiediamo che venga estesa la riduzione della tassa sui rifiuti (TARI) per tutti i nostri connazionali, a prescindere dalla titolarità di una pensione, perché riteniamo che debba essere introdotto il principio della parità di trattamento e perché pensiamo sia giusto che i comuni facciano pagare, nel rispetto di una legge nazionale, la TARI in base al periodo di residenza in Italia e soprattutto alla quantità di immondizia prodotta”.