Rick Santorum dovrebbe vincere con ampio margine le primarie della Louisiana in programma sabato. Ma sarebbe una vittoria di Pirro, tenuto conto che ormai Mitt Romney sembra lanciato verso la nomination repubblicana.
Secondo i sondaggi della vigilia, in questo stato del profondo sud, l’ex senatore della Pennsylvania e’ avanti con uno scarto a doppia cifra sul front-runner, che da queste parti non e’ mai andato molto bene. Tuttavia, in palio ci saranno solo 20 dei 46 delegati che la Louisiana inviera’ alla nomination di Tampa. I rimanenti 26 saranno decisi da una convention ad hoc il prossimo giugno.
Queste le previsioni dei sondaggi, secondo il Democratic Polster, citato da Politico. Com: ‘Santo’ in pole position con il 42% dei voti, secondo ma molto lontano Mitt Romney con il 28%, terzo Newt Gingrich con il 18%, ultimo, come sempre, Ron Paul l’8%. Se questi numeri dovessero essere confermati dalle urne, Santorum dovrebbe vincere 9 seggi, Romney 6, e i 5 dovrebbero rimanere non assegnati. Insomma, un magro bottino per un candidato come ‘Santo’ che ha il compito disperato di colmare un enorme divario nel numero dei delegati.
Che la sua impresa sia praticamente impossibile, e’ testimoniato dalle sue ultime uscite choc. Ieri, in Texas, ha detto che se non sara’ lui il candidato repubblicano e’ meglio aver Barack Obama altri 4 anni alla Casa Bianca, piuttosto che Mitt Romney.
‘Obama è il male minore rispetto ad un presidente ‘Etch A Sketch’ come Romney", ha attaccato mostrando la lavagnetta resa celebre da una gaffe di un consulente dell’ex governatore del Massachusetts. "Mitt non è abbastanza conservatore, solo io – ribadisce ‘Santo’ – sono la vera alternativa per gli americani. Se non ci sarà una svolta meglio lasciare le cose come stanno piuttosto che rischiare con un candidato come Romney".
Frasi che la dicono lunga sul tasso di coesione con cui il fronte repubblicano si appresta a lanciare la sua sfida presidenziale. E se Mitt Romney, il moderato, il miliardaro mormone che ha fatto i soldi con la finanza, non riuscira’ a conquistare i voti evangelici, della Bible Belt, degli ultra-conservatori, allora Barack Obama potrebbe veramente avere campo libero.
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