"Aggiornare le graduatorie per permettere alle scuole italiane all’estero e alle università straniere di potersi avvalere di personale in possesso delle professionalità richieste per la promozione e la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo; assumere iniziative normative per consentire il conferimento dell’incarico di docente nei corsi di lingua e cultura italiana al personale in forza agli enti gestori anziché inviare i supplenti dall’Italia" e intervenire affinché "la scuola media paritaria Enrico Fermi di Zurigo non cessi definitivamente il servizio scolastico e possa continuare ad essere l’interfaccia tra la scuola elementare statale Casa d’Italia e il liceo italiano di Zurigo". È quanto chiesto dall’onorevole Franco Narducci (Pd) in una interrogazione cui ha risposto ieri in Commissione Esteri il sottosegretario Alfredo Mantica.
Nell’interrogazione, il deputato eletto in Europa esordiva citando gli ultimi decreti firmati dall’ambasciatore Melani (DgSP) con cui "sono stati disattivati o soppressi, a decorrere dal 1° settembre 2011, oltre 30 posti dell’organico del personale docente scolastico attualmente operante all’estero". provvedimenti che, denunciava Narducci, "implicano il forte rischio di non garantire nelle scuole italiane all’estero e nei corsi di lingua e cultura italiana in Europa, in particolare in Svizzera e in Germania, il regolare inizio delle lezioni".
Un rischio inesistente per il sottosegretario Mantica: "vorrei innanzitutto fornire una rassicurazione in merito al rischio che, secondo l’Onorevole interrogante, non sia garantito il regolare avvio dell’anno scolastico nelle scuole italiane all’estero e nei corsi di lingua e cultura italiana, a seguito della disattivazione di una trentina di posti dell’organico del personale scolastico disposta dal MAE con i Decreti Dirigenziali 3365 del 30 maggio e 3933 del 1o agosto 2011. Al riguardo, vorrei premettere che tale, contenuto, provvedimento di congelamento, che ha riguardato 29 posizioni su un organico complessivo di 1053, deriva dalla necessità di porre tempestivamente in essere iniziative volte a limitare gli impegni di spesa, a fronte della riduzione dei fondi disponibili per l’esercizio finanziario 2011 causata dalle note esigenze di contenimento della spesa pubblica".
"In realtà – ha aggiunto il sottosegretario – è proprio grazie all’adozione di questo provvedimento che è stato possibile garantire l’avvio dell’anno scolastico, superando le riserve degli organi di controllo contabile e rendendo possibile la registrazione del Decreto Interministeriale relativo al contingente docenti. Nel definire il piano di disattivazione, il Ministero degli Esteri ha toccato posizioni ricoperte da personale in rientro in Italia per scadenza del mandato, e ha considerato innanzitutto le sedi nelle quali si sono verificate contrazioni di ore di studio, ovvero scuole straniere che hanno optato per la concessione di contributi o ancora corsi di cui si è rilevata l’esiguità delle frequenze da parte degli alunni in età scolare. La disattivazione dei lettorati si è invece verificata in concomitanza con la chiusura delle Ambasciate d’Italia in Tripoli (ora come sapete riaperta) e Sana’a per le note vicende interne o per richiesta stessa delle Università locali".
"Nessuna sede – ha sottolineato Mantica – è stata lasciata in condizioni operative critiche, avendo il Ministero concertato tutte le decisioni assunte con i dirigenti scolastici, con le Rappresentanze Diplomatiche e con gli uffici Consolari competenti".
Quanto al Decreto di sospensione delle nomine dei lettori in università straniere situate in area linguistica spagnola, Mantica ha spiegato che "si tratta di una misura emessa dalla Farnesina in ottemperanza al dispositivo della sentenza del giudizio di appello vinto da due lettori di area spagnola nei confronti dell’Amministrazione degli Esteri. Ciò in attesa di conoscerne le motivazioni per concordare con l’Avvocatura Generale dello Stato eventuali iniziative sul piano giurisdizionale. Peraltro, va detto che tale Decreto è un provvedimento temporaneo a cui l’Amministrazione non ha potuto al momento sottrarsi e che ha riguardato solo tre università (Valencia, Saragozza e Arequipa in Perù, dove peraltro vi è un secondo lettore)".
Passando al rinvio delle prove concorsuali, Mantica ha voluto sottolineare che "la validità delle attuali graduatorie è stata prorogata dalla legge n. 10 del 2011 (articolo 2 comma 4-novies) fino al 31 agosto 2012, quindi le nomine per gli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013 sono in realtà assicurate dalle graduatorie in vigore. Le graduatorie esaurite interessano soprattutto l’area linguistica tedesca e in particolare i corsi di lingua e cultura italiana (ex articolo 636 del decreto legislativo n. 297 del 1994). Le sedi non sono, tuttavia, rimaste vacanti, in quanto sono stati nominati i supplenti in grado di garantire un adeguato livello di insegnamento. Si conferma inoltre che, relativamente alle prove di selezione per il rinnovo delle graduatorie, l’Amministrazione – nel quadro della situazione generale, anche sotto il profilo delle necessarie risorse finanziarie – si sta adoperando in vista della loro indizione. L’inizio dell’attività didattica potrà avvenire senza ritardi. Le procedure di nomina si stanno concludendo e l’anno scolastico si svolgerà quindi in modo regolare".
"Per quanto attiene al ricorso, nei corsi di lingua e cultura italiana, a personale locale per supplire alla mancanza di personale di ruolo dall’Italia", ha proseguito, "si fa presente che il personale docente locale, se in possesso dei requisiti previsti per l’insegnamento della lingua italiana, può già fare richiesta ed essere utilmente inserito nelle graduatorie dei supplenti circoscrizionali".
Infine, il caso della Scuola Fermi di Zurigo: "la Farnesina ha sempre sostenuto e continua a sostenere la scuola per garantire la continuità del servizio ed ha fornito, in accordo con il Consolato Generale d’Italia, un significativo sostegno anche finanziario. L’auspicio – ha concluso Mantica – è che il progetto del polo scolastico dalla scuola dell’infanzia al liceo, che rappresenterebbe una soluzione ideale, possa realizzarsi compiutamente, grazie anche alle garanzie di professionalità e di sostenibilità economico-finanziaria nel medio periodo che potrà fornire il nuovo Ente, individuato localmente per la gestione amministrativa".
Nella sua replica, Narducci si è dichiarato insoddisfatto dalla risposta: "l’insoddisfazione si deve al contesto generale, a fronte di quanto lo stesso ministro Frattini, in occasione di un’audizione davanti alle Commissioni esteri di Camera e Senato, ha affermato sull’importanza di valorizzare l’eccellenza italiana. Le scuole italiane all’estero – ha ricordato il parlamentare – rappresentano realtà competitive essenziali per promuovere il sistema-Paese. L’assetto attuale è eccessivamente oneroso e non rispondente a parametri di efficienza e qualità: i supplenti che hanno i requisiti per insegnare nelle scuole italiane all’estero vantano una specifica conoscenza del territorio e delle comunità italiane e godono del riconoscimento e fiducia delle istituzioni locali. Auspico – ha concluso – che il Governo voglia provvedere il prima possibile con la predisposizione di una norma che dia soluzione ai diversi problemi. Credo sia necessario introdurre nelle scuole italiane all’estero il sistema di valutazione ISO per salvaguardare la qualità dell’insegnamento e il contatto con le comunità locali". (aise)
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