Chi è Adele Castellaccio?
Sono una semplice cittadina che, come tantissimi altri, ha deciso di emigrare. Sono nata e cresciuta a Tivoli, un bellissimo paese ricco di arte e storia vicino Roma. La mia esperienza all’estero è iniziata nel 2003 grazie al progetto Erasmus e dal 2008 vivo e lavoro in Marocco. Sono laureata in giurisprudenza con una tesi in diritto internazionale e da sempre interessata ai diritti umani. Dal 2013 ho integrato vari gruppi di attivisti del Movimento 5 Stelle presenti all’estero ed insieme abbiamo lavorato su quelle che sono le nostre problematiche di cittadini all’estero. Ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni politiche perchè ritengo che la voce di questi oltre 5.000.000 di italiani debba essere ascoltata. Siamo una grande risorsa per il Paese ed è ora che quanto abbiamo appreso ed imparato, spesso con grandi difficoltà e sofferenze, possa diventare un plusvalore per l’Italia.
Il movimento è diventato più moderato, più partito rispetto al “VaffaDay”, considerando alcune aperture fatte?
Non penso. In realtà credo che il Movimento in questi anni sia semplicemente evoluto e maturato. Alcune scelte sono derivate anche dal sistema elettorale che ci è stato imposto. Tuttavia la nostra natura rivoluzionaria resta intatta poichè continua a mettere al centro il cittadino e le sue problematiche e per questo continua a fare paura. Non è un caso che in questa campagna elettorale si senta spesso parlare di noi dagli altri partiti. Saranno pronti a fare coalizioni improbabili pur di non farci governare perchè sanno bene che la nostra rivoluzione pacifica sarà messa in atto. Non abbiamo mai promesso di sovvertire l’ordine democratico ed in questo senso siamo sempre stati moderati. In compenso la nostra rivoluzione culturale e pacifica continua ad avanzare inesorabilmente.
Cosa ha fatto il Movimento 5 Stelle negli ultimi 5 anni per gli Italiani all’estero?
Il Movimento 5 stelle all’estero è stato penalizzato, in questa legislatura, dalla mancanza di un portavoce che si occupasse da vicino delle nostre problematiche. Alessio Tacconi, eletto infatti nel 2013 nella ripartizione Europa, ha rapidamente voltato le spalle ai suoi elettori ed è passato nelle fila del PD. Questo trasformismo politico, questa indifferenza al volere degli elettori, è infatti una delle ragioni che ha spinto il Movimento a chiedere il vincolo di mandato.
Tuttavia, anche se con molte difficoltà, dovute essenzialmente alle enormi distanze geografiche, gli attivisti non hanno mai smesso di lavorare su tematiche concernenti gli italiani all’estero. Tematiche recepite dal Movimento ed ora nel futuro programma di governo.
Inoltre grazie ai nostri portavoce sono comunque state denunciate delle questioni che non potevano passare inosservate, vedi l’accordo MAECI-Patronati, la truffa del Patronato INCA Svizzera ai danni di nostri concittadini o ancora i rischi legati al voto per corrispondenza.
Quali sono i punti principali del m5s per gli Italiani estero?
Innanzitutto riteniamo sia necessario riorganizzare le istituzioni italiane all’estero. Esiste una struttura completa composta da Ambasciate, Consolati, Enti gestori di lingua e cultura italiana, Istituti di commercio con l’estero, Camere di commercio ed istituti di turismo, che dovrebbe garantire ai nostri concittadini emigrati di sentirsi tutelati, considerati e anche per mettere in valore il nostro Paese, la sua cultura e le sue eccellenze.
Purtroppo numerosi tagli sono stati fatti in questi anni che sono andati ad incidere, come sempre, sui servizi ai cittadini, come ad esempio la chiusura di alcune Ambasciate o scuole italiane all’estero e la riduzione del personale che rende spesso difficile gestire la mole di richieste che riceve dai cittadini.
Inoltre il Movimento intende portare avanti una riforma degli organismi di rappresentanza per far in modo di farli tornare ad essere la voce dei cittadini. Ad esempio, alle ultime elezioni dei Com.It.Es. hanno votato solo il 5% degli aventi diritto, rendendoli di fatto non rappresentativi ma spesso, salvo qualche esempio virtuoso, centri di raccolta voti dei partiti. È necessario quindi informare i nostri concittadini e assicurare trasparenza e un costante controllo sulle attività di questi organismi.
E poi per noi è essenziale valorizzare il lavoro dei nostri cittadini all’estero, partendo dal sancire accordi per il riconoscimento dei titoli di studio fino alla protezione del made in Italy. Crediamo che la creazione di uno sportello online che permetta un’interazione fra imprenditori e lavoratori, in Italia e nel mondo, possa essere un grande supporto per chi opera o intende operare con l’estero.
E ancora, è necessaria una riforma del sistema AIRE, oggi legata a doppio binario con quella dell’assistenza sanitaria. Molti emigrati infatti violano l’obbligo di legge di iscrizione all’Anagrafe degli italiani all’estero proprio per non perdere questo diritto. Riteniamo che uno Stato evoluto non lasci nessuno indietro, neanche chi emigra, e che si possano trovare delle soluzioni per non limitare un diritto essenziale, come quello alla salute, ad esempio attraverso una procedura specifica di accesso al servizio sanitario per gli iscritti AIRE.
E infine la macrotematica del voto all’estero. Come tutti sappiamo l’art. 48 della Costituzione prevede che il voto sia “personale ed eguale, libero e segreto”, ma purtroppo all’estero non è così. Il nostro voto è facilmente manipolabile. Di soluzioni ce ne sono molte, dal voto biometrico all’inversione dell’opzione di voto. Per cambiare basta la volontà di volerlo veramente fare ed il Movimento vuole restituire dignità e affidabilità al voto per far sentire la voce dei nostri cittadini, anche da lontano.
Come intendete difendere il made in Italy?
Prima di tutto attraverso la protezione dei marchi e dei prodotti italiani, garantendo una tolleranza zero per i prodotti contraffatti. Inoltre è necessario rilanciare il turismo nel nostro Paese con la promozione delle nostre eccellenze e del made in Italy, in sinergia con il mondo dell’arte, della gastronomia, del cinema e della moda italiana.
Molti attivisti esclusi, molti volti noti candidati. Che ne pensi?
Il Movimento è talmente inclusivo e ha dato la possibilità a chiunque di candidarsi per essere portavoce delle esigenze dei cittadini. Il m5s deve però tutelarsi da chi vuole saltare sul carro solo per interesse personale e così sono state escluse, ad esempio, delle persone che avevano ruoli di responsabilità in altri partiti fino a pochi mesi fa o altre che hanno dimostrato di non conoscere o rispettare i principi del Movimento.
Perchè un Italiano all’estero dovrebbe votare il M5S?
Perchè il nostro programma non sono slogan elettorali, ma problemi che viviamo noi cittadini sulla nostra pelle, ogni giorno, e ai quali vogliamo trovare una soluzione. L’Italia è un Paese meraviglioso che potrebbe offrire a tutti noi la possibilità di restare o di tornare qualora lo volessimo, portando con noi il bagaglio di esperienze apprese all’estero. Vogliamo che i nostri cittadini possano decidere se partire o meno e non essere obbligati a farlo da una classe politica e dirigente che non li tutela minimamente.
Si sono fatte le parlamentarie, le persone hanno votato per alcuni candidati ma poi ne sono stati scelti altri. E’ giusto?
Penso sia giusto che i candidati definitivi del movimento 5 stelle siano persone oneste e trasparenti. Se alcune persone sono state sostituite evidentemente vi erano delle ragioni che avrebbero potuto potenzialmente portare pregiudizio al Movimento. Il Movimento 5 stelle è aperto a tutti, ma non è detto che tutti abbiamo compreso i principi che sono il cuore di questo processo rivoluzionario. Aggiungo anche che molti candidati non sono riusciti ad inviare la documentazione richiesta nei termini previsti ed anche in questo caso si è dovuto procedere con la sostituzione di candidati.
Qual è il tuo messaggio agli italiani all’estero? Lancialo attraverso ItaliaChiamaItalia.
Oggi abbiamo solo una possibilità di cambiare le cose, il voto. All’estero vanno modificate senza dubbio le modalità di esercizio dello stesso, ma non ci sarà permesso per questa tornata elettorale. Allora il mio appello a tutti voi: dal 14 febbraio dovreste ricevere i plichi elettorali. Se entro il 18 non avete ancora ricevuto il plico, contattate immediatamente il vostro consolato di riferimento per segnalare la mancata consegna e chiedere un duplicato. Non lasciatevi togliere la vostra voce e… votate con consapevolezza.