Giovanna Ortu, presidente Airl (Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia), presentando il congresso nazionale dell’Associazione che si terrà sabato 29 e domenica 30 ottobre 2011 a Roma, presso la Pontificia Università Urbaniana (Via Urbano VIII, 16), ha detto: "Con la fine di Gheddafi, il popolo libico ha riconquistato il diritto al proprio futuro". "Devo poter credere che ora la Libia tornerà ad essere democratica, come ho avuto modo di constatare durante il mio viaggio a Bengasi poche settimane fa, anche se attendo di comprendere meglio il significato dei riferimenti alla Sharia del Presidente Jalil. Da parte nostra – ha continuato Ortu – faremo tutto ciò che, con le nostre forze, sarà possibile: le loro richieste di collaborazione in determinati settori quali l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole, l’ambiente, le politiche giovanili, il restauro degli edifici degli anni Trenta, non per un ritorno al passato, ma per ciò che hanno significato nella storia della Libia. Una storia che da oggi torna ad essere quella di un popolo veramente libero e ricco di prospettive cui dedicheremo in questa due giorni un’ampia riflessione".
Il programma dei lavori si aprirà sabato 29 ottobre alle ore 16.30, con il dibattito moderato da Gerardo Pelosi, de "Il Sole 24 Ore" al quale parteciperanno Salvatore Bono, Professore Emerito dell’Università di Perugia, Karim Mezran, Direttore del Centro Studi Americani Giuliano Gresleri, docente di Storia dell’Architettura presso l’Università di Bologna, Federica Saini-Fasanotti, ricercatri ce presso lo Stato Maggiore dell’Esercito e Francesco Prestopino, vicepresidente AIRL. Domenica mattina alle 10,30 Guido Ruotolo, inviato de La Stampa presenterà, insieme all’autore e all’editore, il nuovo libro di Pino Scaccia "Shabab, la rivolta in Libia vista da vicino". In chiusura si terrà l’Assemblea generale dell’Airl con la relazione del presidente Giovanna Ortu.
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