La Farnesina osserva con grande attenzione ciò che sta accadendo in Libia in queste ore. Franco Frattini continua ad essere in stretto contatto con i suoi omologhi del Gruppo di Contatto.
Nel corso di una "conference call" alla quale il ministro degli Esteri ha partecipato ieri, con gli omologhi del Gruppo di Contatto è stato confermato il sostegno al Cnt e l’esigenza di continuare la pressione sul Colonnello Gheddafi per costringerlo ad abbandonare ogni resistenza ed evitare in tal modo ulteriori violenze e spargimenti di sangue.
Sulle prospettive politiche anche della nuova classe dirigente libica, Frattini ha detto che "l’ex premier libico, Abdelsalam Jalloud é un personaggio che ha svolto in Libia un ruolo equilibrato, e non si è macchiato dei delitti" compiuti dal regime. Anche i leader del Consiglio nazionale transitorio "Jibril e Jalil hanno dimostrato finora grandi doti di saggezza ed equilibrio, anche in momenti delicati", ha aggiunto il capo della diplomazia italiana, precisando però che "non dobbiamo trasformare quel che piace agli occidentali in quello che piace ai libici".
Frattini ha anche annunciato che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi potrebbe incontrare mercoledì, forse a Milano, il capo dell’esecutivo del Consiglio nazionale transitorio libico, Mahmud Jibril.
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