Una gola profonda di Montecitorio ha girato alla redazione di ItaliaChiamaItalia la mail che l’On. Guglielmo Picchi ha inviato ai suoi colleghi eletti all’estero, a proposito di Imu e italiani nel mondo.
Scrive il deputato eletto nella ripartizione estera Europa e residente nel Regno Unito: "Cari colleghi, credo che ciascuno di noi condivida il principio che l’IMU da applicare alla casa non locata posseduta da un Italiano iscritto all’AIRE sia quella per la prima casa e non quanto previsto dalla sua legge istitutiva il decreto SalvaItalia. L’emendamento del collega Bucchino che correggeva l’ambito applicativo credo che sia stato respinto oggi in commissione finanze. Ritengo giusto che lo stesso Gino lo riproponga in aula insieme alle nostre firme e che tutti si prenda la parola per difenderlo in aula. Abbiamo l’occasione per agire tutti insieme e porre rimedio ad una grave discriminazione nei confronti dei nostri elettori. Prego ciascuno di noi di agire con il proprio segretario e/o capogruppo per sollecitare l’accoglimento da parte del Governo di questo emendamento. Io ho da poco contattato Alfano e il relatore Conte".
Da sottolineare che l’On. Picchi non ha fino ad oggi mosso nemmeno un dito, purtroppo, per difendere gli italiani nel mondo da questa tassa iniqua, che vorrebbe fare pagare ai connazionali residenti all’estero un’imposta sulla loro prima casa in Italia come se fosse la seconda.
Nei giorni scorsi su ItaliaChiamaItalia abbiamo ricordato chi si è mosso a favore di un Imu più vicino agli italiani all’estero e come lo ha fatto (Si muovono Pd e Fli, spaventa il silenzio del PdL Italiani all’estero, è l’Imu la grande questione: chiamatela, se volete, iniquità). Micheloni (Pd), Bucchino (Pd), Merlo (Maie) e Di Biagio (Fli) si sono battuti per il riconoscimento come prima casa degli immobili degli italiani all’estero. Merlo e Di Biagio, in particolare, hanno fatto approvare un emendamento in questo senso dalla Commissione Finanze della Camera. E i deputati del Pdl? Prima o poi forse ci sarebbero arrivati anche loro. Ma prima dovevano cercare di capire cosa è l’Imu, poi cosa è la Commissione Finanze e infine cosa sono gli italiani nel mondo. Vuoi vedere che qualcuno di loro sta cominciando a imparare qualcosa? Meglio tardi che mai, direte voi, cari lettori. Il fatto è che per quattro anni e mezzo il PdL all’estero è stato completamente assente, mentre ora – in vista delle elezioni – sembra essersi svegliato. Ma i connazionali non sono mica fessi come crede qualcuno che a Roma siede su poltrone di velluto rosso…
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