Riguardo alle multe salate per quegli italiani residenti all’estero che scelgono di non iscriversi all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) non si può non essere d’accordo col Governo.
In primis, come ha scritto anche il direttore Ricky Filosa, l’iscrizione all’AIRE non è volontaria, ma è obbligatoria in termini di legge. In secondo luogo, ci sono italiani all’estero che, per esempio, hanno immobili qui in Italia. Per questi immobili si deve pagare l’IMU.
Se è vero che gli italiani all’estero devono avere gli stessi diritti che abbiamo noi che stiamo qui in Italia, è altrettanto vero che il medesimo discorso debba essere fatto per ciò che concerne i doveri.
Diritti e doveri vanno di pari passo.
Dunque, il Governo ha ragione a comminare delle sanzioni ai nostri connazionali che vivono all’estero. Nel contempo, però, si deve fare un’altra considerazione.
Come, giustamente, lo Stato ha il diritto di esigere che i cittadini rispettino le leggi e paghino le tasse, i cittadini hanno il diritto sacrosanto di ricevere i servizi che spettano loro. Questa è la collaborazione tra Stato e cittadini.
Tale discorso vale sia per noi che stiamo qui in Italia che per gli italiani nel mondo. Un cittadino paga le tasse e rispetta la legge, ma lo Stato deve fornirgli i servizi necessari.
Riguardo agli italiani all’estero, per esempio, le reti consolari devono essere efficienti. Le scuole italiane nel mondo devono essere funzionanti. Questo favorisce un rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni. Il Governo fa bene a fare rispettare la legge, anche con multe salate, ma ci deve essere sempre un ritorno per il cittadino. Che al momento non si vede.