Siamo stanchi, delusi e arrabbiati. Uno dopo l’altro, continuano gli attacchi del governo al mondo degli italiani all’estero. Come se i nostri connazionali fossero tanti punchball con cui allenarsi. Pugni in faccia, ai reni, ovunque. Stiamo in piedi non si sa come. Ma abbiamo le sembianze di tanti pugili suonati.
I governi che negli anni si sono succeduti, sia di destra che di sinistra, ci hanno massacrato. Ci hanno tolto il sangue e pure la speranza. E anche un bel po’ di quattrini, con tutte le nuove tasse che ci hanno appioppato, vedi Imu e cittadinanza, tanto per fare due esempi chiari. Hanno chiuso negli ultimi anni decine di sedi diplomatiche e consolari, tagliato la rete degli Istituti di cultura, tolto risorse a enti gestori e patronati. Oh, mio Dio!
E ancora non è finita. In programma nuove chiusure di sedi estere. E quelli che sostengono questo governo, traditore per noi che viviamo oltre confine, si fanno belli per una fotografia mentre a Roma non passa giorno che l’esecutivo non pensi a come farci male, a come strangolarci lentamente.
Non ne possiamo più di governi incapaci di avere una visione politica chiara e lungimirante sull’universo dei connazionali che vivono all’estero e sul Sistema Italia nel mondo. Gente priva di buon senso e di memoria.
Il caso che riguarda la sede di Bruxelles è davvero eclatante. Ne ha parlato in un post su Facebook anche l’ex ministro degli Esteri, Giulio Terzi: chiudere a Bruxelles è una “follia”, ha scritto, e lui sì che è uno che sa di cosa parla.
Siamo in mano a degli incompetenti, su questo non ci piove. Dio, perdona loro perché non sanno quello che fanno! E se invece lo sanno, allora è peggio. Vorrebbe dire che tutto questo piano distruttivo è fatto con cognizione di causa, con consapevolezza, con cattiveria, con coscienza. Per arrivare dove? All’annientamento dell’immagine dell’Italia nel mondo? Che squallore!
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