L’Italia sembra ormai da giorni in campagna elettorale. E come al solito, fra le varie beghe della politica, gli italiani nel mondo sono dimenticati da tutti.
Noi italiani all’estero siamo così delusi, sfruttati solo quando si vota, trascurati e minacciati nei nostri diritti civili da politici e istituzioni, che quando qualcuno spicciola quattro parole dicasi quattro in un programma televisivo di approfondimento politico – vedi Bocchino da Vespa – facciamo festa e per poco non stappiamo una bottiglia di champagne.
Italiani all’estero menzionati solo perchè c’è il caso Di Girolamo, o quello Caselli, o quello non meno scandaloso di Aldo Di Biagio che racconta il tentativo di comprarlo del PdL (narrazione ripetuta ai media senza alcuna prova, senza che qualcuno gliela chiedesse, tentativo fra l’altro smentito da Denis Verdini). E poi c’e’ il caso Picchi: già, anche Guglielmo Picchi, nel bordello delle defezioni, rappresenta un caso. Lui che e’ stato berlusconiano doc da sempre, negli ultimi giorni e’ sempre più tentato di passare all’Udc. Nè più nè meno degli Scilipoti di turno, si costruisce una nuova casacca per rimanere a galla. Picchi e’ stato nominato ieri a Porta a Porta, durante un servizio dedicato ai malpancisti del PdL. Ecco, basta poco nel momento attuale ad avere visibilità: bastano i rumors, magari montati ad arte, e i media ti regalano un momento di celebrità. Un reality, come Il grande fratello, in cui vince chi tradisce e si è messo in mostra di più. Cosi’ e’ stato con Fini, o con Di Biagio, Briguglio, Granata, persone che prima dello strappo fra Berlusconi e il presidente della Camera il grande pubblico non sapeva nemmeno che esistessero. Lo stesso potremmo dire del caro Antonio Razzi…
Tutto e’ teatrino, tutto e’ brama di potere, ma soprattutto di soldi: perche’ in tanti, fra i parlamentari, fuori dal Palazzo non potrebbero mai mettersi in tasca 14mila euro al mese con un lavoro normale. Picchi e’ uno di quelli. Ed e’ in buona compagnia. Prima di tutto il mutuo della casa, prima di tutto il portafoglio. Altro che italiani nel mondo, altro che il bene del Paese. Qui e’ gara a chi fa prima a salvarsi, a chi e’ più bravo a conservare poltrona, stipendio e privilegi vari. Che schifo.
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