Alla Camera dei Deputati, in Commissione Cultura, si è parlato di Rai Internazionale. Diversi i parlamentari intervenuti nel dibattito. Presente il sottosegretario con delega all’editoria, Carlo Malinconico, che dopo aver ascoltato i vari interventi ha annunciato che lunedì incontrerà il Direttore Generale della Rai, Lorenza Lei, proprio per parlare del canale internazionale della televisione pubblica italiana.
Non tutti i parlamentari intervenuti sono a favore di Rai Internazionale. Per Carra (Udc) Rai Internazionale fa parte di quei “carrozzoni che in passato hanno fatto spendere molti soldi”. E’ vero anche, tuttavia, che “serve un segnale, anche per i connazionali all’estero", ma bisogna capire cosa chiedere a RI.
Più dura l’onorevole Santolini (Udc) che ha parlato del "problema" Rai internazionale "molto serio": la programmazione "è penosa e inaccettabile. O si cambia o la chiudiamo, non si può continuare a veicolare questa immagine deprimente e avvilente dell’Italia".
Levi (Pd) ha ricordato che la rete "è l’unica della Rai a non essere finanziata dal canone, ma dalla convenzione con la PdC che ora va ad essere azzerata. Se è vero che ridurre il peso delle convenzioni libera risorse per i giornali, è anche vero che azzerare un progetto – non dico una realtà perché Rai Internazionale viene da anni di mortificazione e di vergogna – sarebbe delittuoso. Rai internazionale resta un grande progetto, che può rappresentare una grande prospettive di crescita prima di tutto per la Rai".
Fabio Porta (Pd), Membro della Commissione Esteri e deputato eletto nella ripartizione Sud America, è voluto intervenire in Commissione Cultura per ribadire l’importanza della mission di Rai Internazionale e del ruolo dell’informazione italiana all’estero. "Nella convenzione Rai – Presidenza del Consiglio c’è scritto che la missione di Rai Internazionale non è solo quella di informare gli italiani all’estero ma anche di supportare la lingua e la cultura e quindi i prodotti italiani all’estero. credo che 6 milioni per Rai Internazionale, se utilizzati bene per le autoproduzioni, siano soldi spesi bene nell’interesse degli italiani nel mondo ma anche della internazionalizzazione del Paese".
Molto duro il giudizio di Bonaiuti (Pdl), sottosegretario uscente: “Quando sono arrivato nel 2008 a Rai Internazionale la Presidenza del Consiglio dava 35 milioni, poi 21, ora 6. Questo è un esempio per capire che abbiamo dei nodi da sciogliere: ma chi l’ha detto e in base a che cosa che la Presidenza del Consiglio deve versare soldi a Rai Internazionale che fa parte della Rai, che a sua volta ha come suo obiettivo il servizio pubblico e ha pure un contratto? Se non è servizio pubblico dare agli italiani all’estero un servizio migliore di quello che hanno ora, allora cos’è?". “Dove sta scritto che ome Presidenza del Consiglio mi debba occupare di Rai Internazionale, che, ripeto, fa parte del corpo immenso della Rai?”.
Insomma, se da una parte è emersa l’importanza di RI per il ‘Sistema Italia’ all’estero, dall’altra è anche evidente, dal dibattito, l’inadeguatezza del risultato finale.
Il sottosegretario Maliconico, replicando agli interventi dei parlamentari, ha affermato: “Penso anch’io che la Rai debba promuovere la cultura italiana e quindi che sia fondamentale la sua presenza all’estero. Ecco perché ho chiesto immediatamente un incontro con la Rai che faremo a brevissimo: lunedì prossimo incontrerò Lorenza Lei per affrontare questo tema”.
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