In queste settimane di ferie i parlamentari eletti all’estero sono più che mai assenti dal dibattito politica, rare eccezioni a parte. Una di queste è rappresentata dall’On. Aldo Di Biagio, deputato eletto nella ripartizione estera Europa con il PdL e poi passato a Futuro e Libertà, che anche durante il mese di agosto non rinuncia a dire la sua sull’operato del governo, verso il quale il finiano è sempre più critico.
Per Di Biagio "il continuo e inarrestabile crollo dei mercati" è responsabilità di Silvio Berlusconi, il quale dovrebbe ormai capire "che si è azzerata la fiducia nei suoi confronti. E questa volta non solo da parte delle opposizioni, ma anche degli invertitori finanziari che nonostante il varo di un’inutile manovra bis non si fidano più di questo governo". E’ quindi più che mai necessario, osserva "un passo indietro di questo presidente del Consiglio che non ha più il coraggio per dare vita alla rivoluzione liberale e ci sta trascinando nel baratro". Eppure la crisi economica è mondiale e non riguarda solo l’Italia. Nonostante i discorsi e gli interventi dei vari leader mondiali, da Obama a Sarkozy ad Angela Merkel, i mercati vanno avanti per conto proprio e sembrano seguire ben altre logiche, non solo – almeno – quelle politiche.
Comunque, per l’ex responsabile del PdL nel Mondo "per uscire dalla crisi servono riforme serie e strutturali, come suggeriamo da tempo noi di Fli insieme con il Terzo Polo, non i soliti tagli-tampone". "Ascoltare le parole del presidente del Consiglio dei ministri di questo Governo tragicomico e leggere le anticipazioni della manovra, equivale ad assistere alla visione di un film horror", dichiara ancora l’eletto oltre confine, secondo il quale la manovra del governo "è tanto pesante quanto iniqua". E poi l’affondo: "Berlusconi si assuma la responsabilità di aver messo le mani nelle tasche degli italiani".
Il fliniano ne ha anche per il partito di Umberto Bossi: considera "paradossale il comportamento della Lega, ora tanto attenta alle tematiche previdenziali, mentre – anche durante i lavori parlamentari – ha sempre avuto poca considerazione di questi argomenti". Perchè questo cambio di rotta?, si chiede il deputato eletto dagli italiani nel mondo.
Ma il vero ritornello di Di Biagio è quello nei confronti del premier: "L’Italia ha bisogno di riforme serie ed urgenti per superare questo drammatico momento e Silvio Berlusconi – insiste – ha dimostrato di non essere l’uomo giusto per guidarci fuori" da questa crisi. E poi come fanno da tempo Bersani e Di Pietro, oltre che naturalmente Italo Bocchino in qualità di vicepresidente Fli, anche Di Biagio ribadisce: "Il premier faccia un passo indietro e lasci che maggioranza e opposizioni si confrontino serenamente con un nuovo esecutivo all’altezza della situazione".
Insomma, Aldo Di Biagio c’è, questo è certo. Almeno, la sua presenza mediatica non manca neppure ad agosto. Che poi 100mila comunicati stampa non bastino a mandare a casa il Cavaliere, beh… questo è tutto un altro discorso.
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