Giovanni Maria De Vita, Consigliere d’Ambasciata presso la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero della Farnesina, durante la presentazione della sedicesima edizione delle “Giornate dell’Emigrazione“, in corso alla Camera, ha parlato anche di turismo di ritorno: “Il turismo tradizionale vede come mete predilette le grandi città italiane, da Roma a Palermo, ma la maggior parte del territorio nazionale continua ad esserne escluso. Il Turismo delle Radici nasce dalla volontà di dare sostegno a questi territori poco conosciuti con una manovra che possa contribuire ad invertire quei tassi di decrescita tipici di queste zone dell’Italia”.
“L’obiettivo – ha continuato – è creare un’offerta turistica integrata sul territorio e il turismo delle radici ha proprio come traguardo quello di avere un impatto positivo sull’economia”.
Il bando per il progetto del Turismo delle Radici “ha avuto ampia diffusione e abbiamo ricevuto 157 candidature distribuite in tutta Italia. Abbiamo individuato 38 progetti da cui usciranno 20 vincitori”.
“L’emigrazione continua ad essere un problema sociale per il nostro Paese ma è stato anche veicolo attraverso cui il genio e la creatività italiani si sono diffusi nel mondo con l’alta qualità che li contraddistingue”. “Gli italiani all’estero – ha continuato De Vita – sono una grande risorsa per il nostro Paese e dovremmo guardare a loro non solo come ambasciatori del Made in Italy, ma dobbiamo pensare a ciò che possiamo offrire a queste comunità per sviluppare un rapporto vincente che si basa sull’origine italiana”.