Abbiamo voluto tutto e subito, sino a che sognare un mondo migliore è divenuto un desiderio comune quasi in ogni dove. Oggi si è costretti a fare di tutto, anche vendere il rispetto di se stessi, quando si tace un reato, quando si lascia denigrare un innocente, quando si leggono informazioni svianti la verità e di esse ci si fa portavoce, insomma tutto senza il vero cuore Italiano, quello che ci ha salvato tante volte ma che sembra abbia smesso di battere, non batte quando si ignora il sacrificio scritto con il sangue, da italiani eroi che non abbiamo mai neanche potuto conoscere perchè morti per regalarci una identità nazionale per costruire una Italia migliore e senza oppressori; ma oggi mi chiedo a che è servito tanto sacrificio se il tricolore è stato diviso dall’incapacità di rispettarsi politicamente, consigliarsi reciprocamente sul da farsi per il bene comune, non dimenticandosi di usare metodologie scorrette basate sull’insicurezza voluta dalla crisi e non come si vuol far credere dall’inaffidibilità del Governo Berlusconi.
In Germania, Francia, Spagna non si è mai pensato di ostacolare il lavoro di chi, eletto dal popolo, si trova a dover risolvere una crisi senza precedenti storici, eppure analizzando diverse variabili macroeconomiche chi sta meglio siamo noi, ma per il gusto di non voler smettere di trovare qualcosa da contestare si è pensato di provare un’altra carta magica, la più pericolosa per tutti gli italiani, la congiura dei fedeli, 8 giuda clonati per dare la parola del popolo a coloro a cui il popolo non ha voluto dare voce, l’ennesimo cattivo gesto destinato a dare solo grandi dispiaceri alle future generazioni.
La delusione che all’estero si legge in tanti volti di cittadini italiani è quella di chi non voleva vedere un nuovo modo per indebolire ulteriormente il Governo eletto dal popolo, in un momento tanto delicato quanto disperato. Pieno appoggio a chi ha saputo ascoltare l’urlo soffocato del popolo, a chi ha deciso, pur non essendo stato cacciato, di lasciare la parola al popolo, a chi ben presto ci accorgeremo che ci mancherà come colonna portante del Paese.
Nostantante questi tre anni di ingenerosi commenti su giornali e televisioni circa il cattivo comportamento del Presidente Silvio Berlusconi tanti, troppi italiani gli vogliono bene dentro e fuori le mura della grande "casa Italia".
Gerolamo de Palma*
*Coordinatore Movimento delle Libertà Lugano
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