Davide Roncari, 47 anni, di San Martino Buon Albergo, vive a Portland dal 2014 ed è il presidente e Ceo della Cascade Corporation, una multinazionale americana che ha il suo European Headquarter a Vago di Lavagno nonché una fabbrica a San Martino.
Il 2020 per Davide e per la sua percezione degli Stati Uniti è stato un anno importante. “Un anno intenso”, dice all’Arena.
Questo è stato un anno “nel quale si sono concentrate varie problematiche di natura sociale, politica e sanitaria con il Covid – spiega Davide -, le tensioni sociali legate ad alcuni assassini di persone di colore da parte della polizia e relative proteste, anche violente, del movimento Blm che hanno interessato le maggiori città del Paese e che a Portland sono durate per oltre cento giorni. Quindi le elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria del presidente eletto Joe Biden”.
Quando è scoppiata la protesta Black Lives Matter in seguito all’uccisione di George Floyd a Minneapolis, si è ritrovato nell’occhio del ciclone in una città, Portland, in Oregon, per tradizione molto liberale e accogliente, diventata l’epicentro dell’opposizione ai metodi brutali usati da una parte della polizia nei confronti della comunità nera, e, di conseguenza, anche a Donald Trump, che su divisioni e tensioni ha sempre soffiato sul fuoco fino a spingere i suoi “Proud Boys” all’assalto del Campidoglio.