Sulle pagine del Giornale di Vicenza la storia di Merli Pastore e Augusto Miotto e del loro viaggio della ricerca e del ricordo, che li ha portati da Curitiba, capitale del Paranà, in Brasile, a Gallio, paese nel vicentino che costituiva per loro la prima tappa del viaggio attraverso i luoghi delle origini, sulle tracce dei loro antenati, di quegli avi che facevano parte anche loro della moltitudine di emigranti partiti in massa dal Veneto verso il “Nuovo mondo” cercando una vita migliore.
Giunta sull’Altopiano, la coppia del Sudamerica ha dapprima ammirato il centro storico di Asiago prima di portarsi a Gallio dove i racconti di famiglia, e i pochi documenti recuperati, collocano una parte delle loro famiglie. Un compito arduo per chi non conosce i soprannomi che contraddistinguono ogni gruppo famigliare del territorio, però, grazie alla disponibilità dei galliesi e a qualche indicazione che l’Amministrazione comunale è riuscita a reperire, i due anziani italo brasiliani sono riusciti a trovare qualche indicazione.
Il 91enne Miotto, che sa di aver parenti sparsi un po’ ovunque in Veneto, a Gallio ha rinvenuto nomi di luoghi della sua infanzia: Melette, Ortigara e Lemerle. Purtroppo, buona parte dei suoi parenti materni sono deceduti nella tragedia del Vajont. Pastore, invece, da anni offre i suoi servizi di avvocato alla comunità vicentina e veneta Curitiba, Rio Grande do Sul e Garibaldi. Un soggiorno, quello altopianese, la terra da cui i loro avi partirono un secolo fa, che ha fatto sentire i due italo brasiliani accolti come figli e amati.