Da tempo l’ambasciata italiana a Brasilia sta portando avanti la ‘rivoluzione verde’: dopo la realizzazione, durante la scorsa estate, di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, il percorso ‘green’ continua.
Recentemente sono stati completati i lavori per un sistema di fito-depurazione delle acque reflue. Il progetto – a costo zero per l’amministrazione – è stato realizzato da un gruppo di imprese italiane insieme alla brasiliana Ideias. In poche parole, si tratta di un deposito per la raccolta delle acque e una vasca di 250 metri quadri per la fito-depurazione, dalla quale esce acqua priva di sostanze inquinanti, pronta a essere riutilizzata per l’irrigazione o per altri usi interni all’ambasciata. Un’iniziativa che ha suscitato un grande interesse da parte di enti e autorita’ brasiliani, anche in considerazione della natura desertica di gran parte del territorio e della difficolta nell’approvvigionamento di risorse idriche.
Fonti diplomatiche fanno sapere che questo progetto consentirà di risparmiare oltre 15mila euro l’anno, senza contare che il minor consumo idrico e l’abbattimento delle emissioni inquinanti rappresentano una grande beneficio di tipo ambientale.
Non solo: è importante anche il ritorno d’immagine per le imprese italiane del settore ambientale e dell’architettura ecosostenibile, come rilevano dall’ambasciata italiana. L’architettura ecosostenibile, infatti, nel paese sudamericano sta vivendo un momento di rapida ascesa.
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