Realizzata da Sissa Medialab – con la collaborazione del Museo delle Scienze di Trento, il patrocinio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Oceanografia Sperimentale (OGS) di Trieste, del Comune e della Provincia di Trieste, e il supporto tecnico di Metamondo Tour Operator – la spedizione ha portato sette bambini (italiani e argentini, dai 9 ai 12 anni), insieme al paleontologo Marco Avanzini e al biologo Alfred Beran, tra le distese sconfinate della pampa e i paesaggi mozzafiato delle valli andine.
Percorrendo oltre 4500 chilometri, i Mini Darwin hanno scoperto alcune delle meravigliose testimonianze della storia della vita sulla Terra e hanno rielaborato i processi geologici e biologici che hanno portato al mondo che conosciamo oggi.
"Darwin, nel suo viaggio intorno al mondo a bordo del brigantino Beagle, è stato tra i primi a scoprire e descrivere queste meraviglie. Rivivere l’avventura del grande scienziato, calpestando i luoghi dove è stato tra il 1832 e il 1835, è stata una grande emozione. E non solo per i bambini", commenta Simona Cerrato, coordinatrice del progetto.
Ogni tappa è stata una scoperta. Trasportati dai fuoristrada messi a disposizione dal Parco Naturale e dall’Università di Punta Alta, i Mini Darwin hanno raggiunto la spiaggia di Monte Hermoso, proprio dove Darwin rimase tre giorni senza provviste a causa delle avverse condizioni meteorologiche.
"Qui abbiamo scoperto un fossile di megaterio, una specie di bradipone gigante estinto: lo abbiamo estratto dal terreno con l’aiuto del martello da geologo", racconta Matilde, 12 anni.
A Pehuen-Co, invece, i bambini hanno riscoperto le tracce di un’antica passeggiata di megateri e uccelli: dove un tempo c’era un fiume, gli animali andavano ad abbeverarsi e hanno lasciato le loro tracce sulle sponde fangose.
"A partire dalle impronte sulla sabbia abbiamo provato a calcolare, come fanno oggi i paleontologi, la velocità e le dimensioni di quegli animali" continua Matilde.
Il viaggio è proseguito fino alla Valle dei Dinosauri, dove i ragazzi hanno potuto ammirare i giganti della Terra: al Museo "Ernesto Bachman" di Villa El Chocón i resti (completi all’80%) del Giganotosauro carolinii, il più grande carnivoro esistito, e al Museo "Carmen Funes" di Plaza Huincul l’Argentinosaurus huinculensis. Al Centro Paleontológico Lago Barreales i giovani esploratori sono stati con i paleontologi che stanno studiando il Futalognkosaurus dukei, di quasi 34 metri, e hanno partecipato agli scavi attualmente in corso.
Sulle Ande, superando un guado perché la strada era stata spazzata via dal fango, i ragazzi hanno raggiunto il Bosque Darwin, bosco fossile pietrificato scoperto da Darwin stesso e che oggi porta il suo nome, e hanno visitato il Puente del Inca, formazione geologica sospesa sulla valle del Rio las Cueva. Sulla via del ritorno verso Buenos Aires non poteva mancare una giornata a cavallo. Come Darwin, che viaggiava a cavallo di posta in posta, i Mini Darwin si sono cimentati nell’equitazione assistiti dai gauchos della estancia Isabela.
"Mini Darwin" è un progetto di Sissa Medialab: una serie di spedizioni durante le quali scienziati e ragazzi lavorano insieme per esplorare, scoprire ed elaborare una personale interpretazione degli ambienti e dei fenomeni osservati. Nasce nel 2006 con la spedizione alle Galápagos, dove Darwin ha elaborato i primi elementi della teoria dell’evoluzione. Nel 2008, è stata organizzata una spedizione sui vulcani italiani, e nel 2010 nella foresta amazzonica. A fine 2011 sono partiti per l’Argentina, dove Darwin è stato per circa un anno e mezzo e ha fatto importanti scoperte in paleontologia.
L’idea di fondo è utilizzare il viaggio per affrontare in modo anche avventuroso argomenti fondamentali della scienza di oggi: la storia della vita e la storia del pianeta. Dalle spedizioni alle Galápagos e sui vulcani italiani sono state inoltre prodotte due mostre itineranti, interattive e multimediali dedicate ai ragazzi: Mini Darwin alle Galápagos e Avventura sui vulcani. La Terra raccontata dai bambini.
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