L’on Franco Narducci è intervenuto, oggi, in Commissione esteri in qualità di relatore, nel seguito dell’esame del DL di riforma dei Comites e Cgie, già approvata dal Senato. La relazione di Narducci ha evidenziato vari aspetti tecnici e problematici della complessa riforma della rappresentanza degli italiani all’estero.
Per quanto attiene la riforma dei Comites ha sostenuto la necessità di procedere secondo un percorso prestabilito che deve comunque garantire l’indizione delle elezioni per il rinnovo di questo organismo, poiché il regime di proroga attuale non è più umanamente e politicamente sopportabile. Per la riforma del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, il Vicepresidente della Commissione affari esteri ha sostenuto che “nel corso dell’esame alla Camera si potranno modificare o aggiungere elementi importanti ma, nell’ottica di una legge per il bene dell’Italia e per il rafforzamento dei legami con le comunità italiane all’estero, occorre prestare la massima attenzione a due elementi chiave di questo iter:
1. il processo di riforma costituzionale delle autonomie locali che prevede l’abolizione delle Province, e la riorganizzazione federalista del nostro ordinamento statale;
2. il processo di riforma costituzionale del Parlamento italiano che, stante le intenzioni del Ministro Roberto Calderoli mai formalmente smentite, prevede il dimezzamento del numero dei parlamentari e l’abolizione della circoscrizione estero.
Soprattutto con riferimento al secondo punto, è evidente che la riforma del CGIE, così come approvata dal Senato, e la contemporanea abolizione della Circoscrizione estero sono due tessere dello stesso mosaico, due vasi comunicanti che reggono in maniera complementare la rappresentanza degli italiani all’estero e come tali l’indebolimento dell’uno deve prefigurare il rafforzamento dell’altro”.
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