Ottawa – Più di dieci anni fa, furono istituiti dal Governo Italiano il C.G.I.E ( Consiglio Generale degli Italiani all’estero) ed i COMITES, con l’intento di rappresentare ufficialmente i milioni di italiani emigrati all’estero nei loro bisogni e nelle loro problematiche; nel 2006 fu addirittura istituito il Ministero degli Italiani all’Estero, presieduto dall’allora On. Mirko Tremaglia e fu data la possibilita’ di eleggere 18 rappresentanti per la Camera ed il Senato.
Tralasciando le vicende che hanno accompagnato l’esistenza e l’operato dei due Enti in questione e tralasciando anche le numerose polemiche circa la loro sopravvivenza, resta comunque il fatto che sia i Comites come il C.G.I.E fanno parte delle istituzioni che reggono l’operato del Governo Italiano, operato che, come dalla Costituzione, e’ al servizio dei cittadini italiani, sia della madrepatria che residenti all’estero. Va da sè, e non vi e’ bisogno di ripeterlo, che Comites e C.G.I.E. ci rappresentano e, per questa ragione, siamo tenuti a conoscerne ufficialmente le loro vicende.
Il 10 novembre scorso si e’ tenuta nella residenza dell’Ambasciatore d’Italia, Meloni, l’annuale riunione di questi organi alla quale hanno preso parte i membri del C.G.I.E. del Canada ed i vari presidenti dei Comites. Riunione che ha avuto luogo alle ore 10.30 del mattino sino alle ore 12.30, dopo di che e’ seguito un pranzo. A questo importante avvenimento i nostri media non sono stati invitati, come nessun altro esponente appartenente ad associazioni o enti vari. Si e’ voluto di proposito ignorare chi ha il dovere di informare la nostra gente e chi rappresenta organismi importanti della stessa, non solo della citta’ di Ottawa, ma di tutto il Canada. Noi non chiedevamo di partecipare al loro dibattito, ma solamente di assistere ad una conferenza stampa, alla fine dei lavori, cosa che e’ stata negata, contro tutti i principi che regolano l’operato dei nostri media, i quali – sia ben chiaro – anche se non operano in Italia, godono degli stessi diritti dei giornali italiani. Dico ci e’ stata negata poiche’ ne avevamo fatto menzione e richiesta al Ministro della nostra Ambsciata, Dr. Lener, il quale ci aveva assicurato che ne avrebbe parlato a S.E. Meloni. Nessuna risposta ci e’ pervenuta.
Abbiamo parlato telefonicamente con il Presidente dei Comites di Toronto, Gino Cucchi, che cortesemnete ci ha detto che da parte sua avrebbe visto di buon occhio la partecipazione dei media. Da lui, brevemente, abbiamo saputo che si era discusso dei problemi economici dell’Italia, dei gravi tagli dei fondi destinati all’operato dei Comites e del C.G.I.E. e della questione del permesso o meno del Governo Canadese all’elezione di parlamentari residenti in Canada.
Ci siamo messi in contatto pure con il Consigliere C.G.I.E, Carlo Consiglio, anche lui di Toronto, il quale ha avuto parole molto critiche circa la nostra Ambasciata. Consiglio ci ha riferito che non aveva voluto partecipare a questa riunione poiche’ riteneva che due ore di riunione erano piu’ che insufficienti per discutere delle varie problematiche che riguardano i due enti e la loro rappresentazione degli italiani in Canada. Circa il fatto che i media non fossero stati invitati, Consiglio non si mostrava per nulla sorpreso poiche’, come egli dice, da quando due anni fa alla nostra Ambasciata vi fu il cambio sia dell’Ambasciatore che dei vari Consiglieri d’Ambasciata, siamo entrati in un periodo di “assoluto oscurantismo” per quanto riguarda i contatti con la comunita’ e le sue istituzioni. Dice Consiglio che sia l’Ambasciatore Colombo e Sardo, sia i Consiglieri Battisti, Alaimo, Cortese e Mastroienni, si erano dimostrati molto piu’ aperti nei contatti con gli italiani del Canada e le loro istituzioni ed avevano sempre invitato i media. La stessa cosa, continua Carlo Consiglio, vale anche per i vari Consoli che oggi sono in carica. “Sta alle Istituzioni (Ambasciata e Consolati) il far conoscere e l’avvicinare alla comunita’ sia C.G.I.E che Comites, specialmente in questo difficile momento della politica italiana".
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