«Tre giorni molto positivi di missione a Londra per la Bilaterale Italia Gran Bretagna alla House of Commons. Importanti incontri per le prospettive dell’export italiano con il capo di UK TI, per gli sviluppi sulla crisi dell’euro con Mr Tyrie presidente della commissione "finanze" della House of Commons e per le nostre comunità con molti MP di tutti gli schieramenti: Molti MP si sono resi disponibili all’incontro con le comunità italiane residenti nelle loro constituencies al fine di capirne esigenze e cercare di dare loro risposte». Morale della favola: aria fritta! La bacheca Facebook del deputato Picchi merita di essere studiata, perché é la dimostrazione di come si possa vendere fumo spacciandolo per oro.
Cosa significa che gli schieramenti si sono resi disponibili per capire esigenze e dare risposte? Nulla. Anche quando si trattava di risolvere i problemi legati al consolato di Manchester c’era la più ampia disponibilità per capire le esigenze della collettività e per dare le risposte. Sappiamo come é andata a finire e Vincenzo Nicosia, coordinatore di Fli per il Regno Unito, reclama un confronto da mesi con il deputato Picchi senza aver ottenuto ancora una sua disponibilità.
Eppure il deputato Picchi si sente un perseguitato. Sempre nella sua bacheca si può leggere il suo grido di dolore: «oggi altra perla di Filosa…». E come se non bastasse incassa pure la solidarietà del redivivo Juan Esteban Caselli che, nel suo italiano maccheronico, lo invita ad adire le vie legali: «fale una quarela, vedrà como capicce un abracio».
Il deputato Picchi ha la memoria corta. Ricky Filosa é un giornalista attento, che, al pari di Gian Luigi Ferretti, segue il mondo degli italiani all’estero da anni. Nei primi anni di legislatura l’on. Picchi ha beneficiato di larghi spazi sul nostro giornale; i suoi commenti venivano ripresi ed ampliati. Gli avevamo dato credito fino a quando abbiamo cominciato a renderci conto che questo deputato chiacchierava tanto, concludeva poco ma soprattutto mancava di coraggio e di iniziativa. Fui io, a dire il vero, a lanciare l’allarme con un articolo che fece arrabbiare moltissimo l’on. Picchi e che ItaliaChiamaItalia pubblicò il 31 luglio 2010, con un titolo molto emblematico: «Guglielmo Picchi é come Don Abbondio?».
Da quel giorno le quotazioni del deputato toscano residente a Londra hanno cominciato a scendere con picchi di ribasso accentuatisi negli ultimi mesi. A cosa si deve questa caduta in picchiata? Ad una parola inglese invariabile con cui si é soliti far credere a qualcuno una cosa non vera: bluff! Nel poker, il bluff, é un modo di procedere tale da far credere agli avversari di aver carte migliori di quelle effettive. In politica il bluff consiste nel far credere di poter fare chissà quali cose e poi non combinare nulla.
Quante missioni ha fatto l’on. Picchi all’estero? Decine se non centinaia. Quanti incontri e visite nel collegio elettorale? Moltissime. Quali soni i risultati a parte le note spese pagate dai contribuenti italiani? Quanti interventi di rilievo ne sono scaturiti? Quanti rapporti commerciali sono stati creati? Quante pubblicazioni, quante proposte di legge, quanti interventi parlamentari rilevanti? Zero!
Zero é la cifra che riassume il lavoro parlamentare dell’on. Picchi in questi sei anni. Altro che accanimento di Ricky Filosa o di Gian Luigi Ferretti! Stendo un velo pietoso sulla gestione del Pdl in Europa. Aver accettato una nomina dal sen. Caselli é già di per sé politicamente squalificante, aver avuto il coraggio di criticare Aldo Di Biagio dopo che questi lasciò il Pdl, ha del grottesco!
Juan Esteban Caselli e Guglielmo Picchi sono, loro malgrado, le due facce della stessa medaglia: quella del fallimento totale del Pdl nelle politiche per gli italiani all’estero. Affannarsi in questi ultimi mesi per recuperare il ritardo accumulato in questi anni é assolutamente inutile. Nessuno é più disposto ad accordare credito a persone che non rappresentano gli italiani nel mondo, sia per le evidenti carenze culturali, sia per l’immaturità dimostrata. Non é più tempo di fanfaronate e le urne, ne siamo certi, dimostreranno che abbiamo ragione e che i Picchi e i Caselli furono solo tragici errori di percorso.
Discussione su questo articolo