“”Basta coi brogli in Argentina”, dice Roberto Menia. Ma il coordinatore di Fratelli d’Italia all’estero evidentemente guarda il mondo con un occhio solo. Primo: perché se la prende con un unico Paese? Evidentemente si è già dimenticato del caso di Nicola Di Girolamo, il senatore candidato con la lista del Pdl in quota Alleanza Nazionale che si è dovuto dimettere perché accusato di brogli – fittizia la sua residenza in Belgio – per poi essere arrestato. Una vicenda, quella di Di Girolamo, che riguarda l’Europa”. Lo dichiara in una nota Pietro Cappelli, consigliere del Comites di San Gallo.
“C’è poi il caso ha riguardato l’On. Mario Caruso – prosegue Cappelli -, già coordinatore estero del patronato Enas, smascherato dalle Iene di Italia Uno. Anche qui, parliamo di Europa. Altro caso clamoroso quello dell’ex senatore Juan Estaban Caselli, candidato col Pdl. Di lui Berlusconi disse: “Caselli? Per carità, alla larga”. Come si vede, Menia con le sue parole dimostra di avere una visione quanto meno parziale di ciò che è avvenuto negli anni scorsi all’estero in occasione delle diverse elezioni politiche. E guarda caso, si tratta sempre di vicende che hanno coinvolto candidati di centrodestra o comunque vicini a quell’area politica. Allora, parafrasando la sua affermazione, qualcuno potrebbe dire “Basta brogli nel centrodestra”. Ma noi non ci vogliamo abbassare a tanto. Menia, però, apra tutti e due gli occhi”, conclude il consigliere Cappelli.