Il presidente del Comites Gino Cucchi ha consegnato nelle mani del Console Generale Gianni Bardini il seguente documento. Analoga lettera di protesta è stata consegnata dalla comunità italiana di Vancouver, per il tramite del presidente del Comites Alberto Leone e del consigliere CGIE Rocco Di Trolio, al Console Generale Fabrizio Inserra.
IL DOCUMENTO
Dal 1 gennaio 2012 gli italiani all’estero sono spariti completamente dai palinsesti del canale RAI a loro dedicato, cancellato completamente ogni loro spazio all’interno della televisione pubblica italiana, persa completamente la loro voce.
RAI International ha compiuto finora una missione di alto profilo perché teneva vivi i legami e aiutava le giovani generazioni discendenti da italiani a non perdere le radici. Eliminare totalmente i programmi specifici per gli italiani all’estero significherebbe troncare questo legame e accelerare la morte della nostra lingua nel mondo.
Una misura ingiusta e punitiva, ma anche miope perché comporta anche un danno economico oltre che di immagine per il nostro Paese.
PERTANTO SI CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO E ALLA RAI
di riaprire immediatamente quelle trasmissioni di servizio che consentivano di tenere aperti i canali di comunicazione e di informazione dall’Italia verso il mondo e soprattutto dagli italiani all’estero all’Italia.
In particolare:
· Una rubrica quotidiana di informazione diretta agli italiani nel mondo, realizzata da una redazione e da alcuni giornalisti e collaboratori nei paesi a più alta concentrazione di nostri emigrati (ad es. Stati Uniti e Canada).
– Il programma dovrebbe coprire: le iniziative di rilievo delle nostre comunità all’estero, i grandi eventi che hanno come protagonista l’Italia all’estero (mostre, festival, simposi, conferenze);
– dar voce ai rappresentanti delle nostre comunità all’estero;
– raccontare le singole storie di eccellenza di italiani nel mondo;
– dare notizia delle iniziative che lo Stato Italiano, le Regioni o i Comuni organizzano per gli italiani all’estero e le varie missioni all’estero dei loro rappresentanti;
– dare spazio e visibilità alle iniziative organizzate dal mondo accademico e dai nostri ricercatori all’estero, a quelle sulla cooperazione scientifica tra l’Italia e i vari paesi nel mondo.
· Un programma settimanale di serviziodedicato alle informazioni sul fisco, le pensioni, la cittadinanza e la sanità, per gli italiani residenti all’estero.
Informazione di Ritorno
Un capitolo a parte veste la fondamentale “informazione di ritorno”. Alcuni servizi realizzati all’estero venivano finalmente ritrasmessi sui TG nazionali e soprattutto sui TG Regionali. L’opinione pubblica italiana ha bisogno di conoscere le realtà degli italiani all’estero. Interrompere la produzione di servizi giornalistici all’estero ha annullato immediatamente la possibilità di far conoscere agli italiani questa “altra Italia”.
SI CHIEDE QUINDI
di riattivare l’informazione di ritorno, prevedendo anche una collocazione della rubrica dedicata agli Italiani all’estero sul palinsesto di una rete nazionale RAI (Es. RAI News).
Per la realizzazione di questi due programmi specifici per gli italiani all’estero basterebbero 2-3 milioni di euro all’anno. Una cifra irrisoria, che potrebbe anche essere in parte coperta aumentando l’abbonamento mensile al canale.
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