“Buongiorno a tutti, lasciate che ringrazi innanzitutto gli organi politici nazionali che, attraverso l’istituzione della rappresentanza all’estero, ci consentono di conservare un legame ombelicale con la nostra amata Italia. Ringrazio altresì, assieme ai consiglieri, tutti gli italiani che ci hanno votato, nonostante un sistema elettorale, per dirla con un eufemismo, “estremamente migliorabile”. Nella qualità di Presidente, da oggi rappresento tutti gli italiani che vivono in Messico. A tutti va il mio affetto e la promessa di impegno, costante ed assoluto, nel realizzare le loro speranze e difendere i loro diritti, attraverso una intensa sinergia con l’Ambasciata, il Consolato, l’Istituto di Cultura ma anche l’Ice, la Camera di Commercio, l’AIA, la Dante Alighieri e tutte le associazioni presenti sul territorio”. Lo ha dichiarato il presidente del Comites del Messico, Giovanni Buzzurro, durante il suo discorso di insediamento.
“Consideriamo necessario consolidare i legami all’interno della nostra comunità, per ricompattare un tessuto sociale che possa poi essere da volano per le nostre imprese, il commercio, il settore eno-gastronómico, il nostro artigianato; per il lavoro di tutti, in questo grande e generoso Paese che ci ha accolti e ci rispetta. Credo che alla cultura e alle tradizioni locali dobbiamo affiancare le nostre, poiché questa è anche la nostra Patria, la prima per tutti i nostri connazionali nativi messicani.
Siamo consapevoli della responsabilità del compito che ci è stato affidato, ed impiegheremo tutte le nostre forze per esserne degni. Tanti sono i progetti che vogliamo e dobbiamo portare avanti. Io ed i consiglieri di questo Comites cominceremo col batterci affinché’ si possa creare, cosi come già proposto qualche mese fa in questa stessa sede, un progetto comune che garantisca ad ogni cittadino italiano qui in Messico, il diritto alla salute, quindi alla vita. Diritto, purtroppo, spesso violato in questi anni. Con una squadra così ben assortita, competente e qualificata non ho dubbi che i risultati arriveranno. A tal proposito, annuncio fin da adesso che si formeranno tre nuove commissioni, composte da consiglieri e da esperti di altissimo livello della società civile. La prima commissione si occuperà di difendere i diritti, in senso lato, di tutti i cittadini; la seconda di difendere e promuovere il “made in Italy”, e la terza di far conoscere la nostra storia, la nostra cultura, la nostra lingua, al Messico ed alla nostra comunità, con un “occhio” particolare a quei centri, come Chipilo o la Manuel Gonzalez di Veracruz, che rappresentano la storia dell’emigrazione italiana in questo Paese e che oggi sono colpevolmente abbandonati.
Ho da sempre parlato di Comites inclusivo: questo sarà uno dei primi punti da perseguire. Nella nostra comunità niente figli e figliastri, ma tutti con pari dignità ed importanza. Bisogna fare squadra: crediamo fermamente che solo uniti si diventi ancor più forti come comunità. Sappiamo di contare con lappoggio dell
ambasciata, del nostro attivissimo ambasciatore e del console. Questo luogo dovrà, per forza di cose diventare, ancor più di quanto non lo sia oggi, la casa degli italiani. Il luogo dove ogni cittadino, dal primo all’ultimo, possa sentirsi a casa, protetto, rispettato ed accolto con un sorriso ed a braccia aperte.
Conosciamo le difficoltà economiche in cui versa il nostro Paese in questo momento storico, ma siamo comunque certi di poter contare sulla forza delle nostre idee e con l’appoggio d’importanti attori all’interno della scena politica attuale, e nostri referenti, rappresentanti e amici. La loro storica dedizione alla causa degli italiani all’estero, l’alta professionalità e la comprovata capacità di relazionarsi con chi deciderà le sorti, anche economiche, di noi italiani in Messico, saranno fondamentali al fine di tradurre i nostri progetti in risultati, che, sono certo, diventeranno motivo d’orgoglio per i nostri connazionali.
Siamo coscienti, come lo sono gli attori interessati, che i servizi consolari dovranno subire un cambio importante: gli appuntamenti al pubblico o le questioni legate all`emissione dei passaporti sono, nella percezione delle comunità italiane non solo in Messico, ma in tutto il mondo, elemento di forte polemica e discussione. Tutti, a cominciare dal CGIE, dovranno remare nella direzione di una maggiore efficienza e migliore risposta, in tempi brevi. La politica, ma anche e soprattutto, la burocrazia, devono dare un segnale forte ad una situazione che ormai rasenta la insostenibilità.
La trasparenza e l’informazione sarà alla base del nostro lavoro: avremo una responsabile delle comunicazioni ed una rete articolata attraverso la quale i cittadini saranno, in tempo reale, informati. “Un comites che non comunica il proprio operato è un comites che non esiste”. Chiunque potrà assistere alle nostre riunioni, scriverci e suggerire iniziative, dare consigli utili e costruttivi, col fine di migliorare la vita di tutti gli italiani in Messico. Istruiremo una figura che possa dare in tempo reale risposte utili a tutti coloro che ci contatteranno, telefonicamente, sulle reti sociali, sul sito web ecc., proponendoci come un un filtro iniziale, importante e aggiornato, al servizio delle istituzioni.
Abbiamo tanta voglia di fare, siamo pronti ad un`azione seria e congiunta.
Pensiamo sia importante che quella parte d’Italia oggi presente in Messico veda in noi dei portavoce validi e capaci. Il nostro Comites non sarà di ordinaria amministrazione. Questo fondamentale strumento di rappresentanza é vittima di luoghi comuni secondo i quali i Comites non sono altro che “Portavoce”, interfaccia sterile e passiva fra cittadini e istituzioni, negandone la grande potenzialità progettuale ed il ruolo di “Faro” delle comunità degli italiani all’estero che il legislatore le ha invece attribuito.
Non mi resta altro che augurare a tutti buon lavoro. La scommessa che ci attende è grande: siamo chiamati a ricucire una comunità che ad oggi, perde colpi, attraverso le nostre competenze e la nostra dedizione al lavoro di gruppo. Non abbiamo molto tempo, cinque anni sembrano tanti ma in realtà non lo sono; dovremo operare insieme con un grande, comune, interminabile amore per la nostra terra. Noi siamo contenti perchè per dirla cpn le parole di Aristotele: “La felicità non consiste in passatempi e divertimenti, ma in attività virtuose”. Grazie a tutti”.