L’On. Mario Borghese, vicepresidente mondiale del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, interviene nel dibattito che ruota intorno alla manovra, in particolare su ciò che riguarda da vicino tanti italiani all’estero e i loro discendenti: la cosiddetta tassa sulla cittadinanza italiana.
La gabella fu imposta agli italiani nel mondo dal governo a guida Partito Democratico: 300 euro per poter presentare la pratica di riconoscimento della cittadinanza. Ebbene, nel testo attuale della Legge di bilancio i 300 euro diventano 600, il doppio. Ed è proprio su questo punto che Mario Borghese non ci sta.
“Raddoppio della tassa sulla cittadinanza italiana? Assurdo! Porteremo avanti una battaglia durissima in Parlamento!”, assicura l’eletto in Sud America, residente a Cordoba, Argentina. Poi annuncia: “Noi siamo pronti a porre la questione al Presidente della Repubblica e a raccogliere le firme contro questa proposta”. E conclude: “Il MAIE non permetterà che questa tassa, a cui si è opposto fin dall’inizio, venga addirittura raddoppiata”.