“Un programma ‘Lavoro delle Radici’ potrebbe avere un enorme valore aggiunto per il nostro Paese, sia per stimolare il mondo del lavoro che la cittadinanza con una forte componente italica e quindi, nel lungo periodo, fronteggiare con fierezza la grande sfida del calo demografico”. Così in una nota Alessandro Boccaletti del Dipartimento Lega nel Mondo (Sezione di Coordinamento Estero COM.IT.ES./CGIE).
“La nostra prima linea nella rete Estero del sistema Italia che opera esternamente dalle sedi della rete consolare (prevalentemente COM.IT.ES., Camere di Commercio italiane, ma anche patronati e associazioni) e quindi che siede a diretto contatto con la nostra cittadinanza, dovrebbe poter interagire direttamente con le Consulte regionali connesse con l’immigrazione e individuare, su base regionale, le domande derivanti dal nostro mondo imprenditoriale presente in Italia per poi incrociarlo con le offerte di lavoro qualificate presenti all’estero tra le nostre comunità AIRE e d’Italo discendenti”.
“Una grande riforma della legge dei COM.IT.ES. e del CGIE, riposizionando gli organi stessi come istituti di diritto pubblico verso obiettivi e programmi paese e mirati all’internazionalizzazione delle nostre imprese coinvolgendo anche la componente italica all’estero, ci catapulterebbe in una Italia 2.0 che vuole rinascere in Italia e nel mondo”, conclude.