Simone Billi, deputato della Lega eletto nella ripartizione estera Europa, intervistato da “La Notizia di Ginevra”, a proposito dei rete consolare ha dichiarato: “Convengo che la situazione sia critica per i servizi consolari. Tuttavia, c’è da considerare anche il fatto che oggi i rinnovi dei documenti son molto problematici anche in Italia. La rete consolare all’estero soffre in modo particolare per motivi ben precisi. I consolati sono stati coinvolti nelle ultime tre tornate elettorali e questo ha gravato negativamente sul funzionamento abituale. Abbiamo comunque raggiunto anche qualche grosso risultato. Per esempio, con il nuovo concorso previsto dalla Farnesina vi saranno più di 500 nuove assunzioni. Inoltre, la digitalizzazione sempre più evoluta nei vari processi amministrativi snellisce ed agevola il lavoro dei consolati”.
A proposito di Comites e CGIE, “vanno riformati e migliorati”, dice Billi; certo, “sono degli organismi che di sicuro in passato hanno svolto un ruolo fondamentale per la comunità italiana all’estero”, oggi però “la società si è evoluta, vi sono i social, una maggiore facilità nel viaggiare ed è chiaro che i Com.It.Es. ed il CGIE vanno riformati, vanno migliorati e vanno adeguati alla realtà odierna, perché possono comunque ancora essere molto utili alla comunità italiana”.
“Ricordo che noi italiani all’estero siamo circa 6 milioni, in Europa siamo circa 3 milioni. Tutti questi 6 milioni possono ricevere un grosso sostegno da parte di questi organismi che conoscono benissimo i problemi ed il territorio e possono fornire informazioni preziose per le politiche degli italiani nel mondo e loro stessi possono fornire dei servizi importanti di informazione tramite i social e per rimanere al passo con i te