Mauro Battocchi, Ambasciatore d’Italia in Cile, in audizione in videoconferenza con la Commissione Esteri del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle condizioni e le esigenze delle comunità degli italiani nel mondo, ha detto: “La sfida rispetto alla comunità italo-cilena è quella di mantenere vivo o risvegliare l’interesse per l’Italia di oggi in ogni suo aspetto”.
“Dobbiamo essere presenti – ha proseguito il diplomatico – con attività ed eventi in stretta comunicazione con gli altri soggetti del Sistema Italia per far capire che essere italiani non è solo un diritto ma anche un onore e una responsabilità, che va al di là del possesso di un passaporto molto ambito. Soprattutto, vogliamo stimolare la consapevolezza di appartenere ad una comunità straordinariamente vitale come quella italiana: vogliamo fare in modo che i giovani, alcuni anche alla quinta generazione, si sentano emotivamente coinvolti con la Nazione di cui hanno il passaporto”.
“Cerchiamo di promuovere il vivere all’italiana in tutte le sue dimensioni, anche per gli italofili, ovvero persone che amano l’Italia pur non avendone origini. Ad esempio – ha aggiunto -, con attività di comunicazione congiunte indispensabili, come il portale vai.cl, che dopo un anno di vita è già un punto di riferimento e uno straordinario veicolo di comunità”.
“Credo che ci siano molti motivi per credere che il Cile abbia gli strumenti in sé per poter uscire dalla crisi più forte di prima. La comunità italiana nel Paese ha giocato e potrà giocare per questo un ruolo di primo piano: noi ci impegneremo ad accompagnare la comunità in questo percorso – ha concluso l’Ambasciatore Battocchi -, fornendo l’aiuto e l’assistenza necessari e generando al contempo nuove opportunità”.