Italiani all’estero in primo piano. Augusto Sorriso, coordinatore MAIE degli Stati Uniti, sarà tra coloro che parteciperanno al primo Congresso MAIE Nord e Centro America. Sorriso, una vita spesa per la propria comunità, a colloquio con ItaliaChiamaItalia spiega che negli Usa “non è un lavoro facile far capire l’importanza di un movimento, il MAIE, che superi i partiti nel solo interesse dei connazionali. Gli italiani in America sono altamente influenzati dalla politica italiana. Si fa strada l’idea – sottolinea l’esponente del MAIE – che l’appartenenza politica, seppur giusta, deve essere subordinata ai nostri interessi”.
Secondo Sorriso “abbiamo bisogno di più tempo”. “Capisco però – prosegue – che gli aderenti al PD sono impermeabili a questa necessità, inquadrati e subordinati come il comportamento degli eletti in Parlamento in Nord America ci ha dimostrato in questi anni. Penso l’unità di chi pone al primo posto gli interessi dei connazionali sia la condizione essenziale per avere una rappresentanza che realmente faccia i nostri interessi. Il MAIE è un movimento essenziale a tal fine. Siamo sulla buona strada come dimostrano le importanti adesioni al movimento, dobbiamo convincere gli ultimi esitanti”.
Tra gli italiani degli States “i problemi sono rimasti irrisolti, anzi si sono moltiplicati. La chiusura del Consolato di Newark (responsabili soprattutto i due rappresentanti al Parlamento eletti in USA), le riduzioni dei finanziamenti a lingua e cultura, i tagli ai patronati e la delegittimazione dei Comites che ormai sopravvivono grazie alla tenacia dei consiglieri con contributi davvero irrisori”. Tutto questo per il coordinatore del MAIE Usa è “indice della volontà della Farnesina e di questo Governo di cancellare la rappresentanza di base degli italiani all’estero”.
Sorriso ci va giù di brutto. E parla chiaro, come sempre. Punta il dito contro gli eletti in Nord e Centro America, la sua circoscrizione: “I nostri tre eletti sono complici della situazione descritta, supini alle decisioni di un Governo che hanno la sfacciataggine di osannare. L’esempio è la riapertura dell’Ambasciata di Santo Domingo. Hanno votato senza batter ciglio la finanziaria che ne prevedeva la chiusura ed ora con una faccia tosta unica cercano di attribuirsi un qualche merito su un evento (la riapertura) del quale si sono totalmente disinteressati, fino a quando si è capito che il Governo aveva preso la decisione di riparare ad un errore madornale. Ora tutti sul carro del vincitore. Ma dove sono stati in tre anni, quante visite hanno fatto alla comunità di Santo Domingo? Chi ha dato una mano agli sforzi di Ricky Filosa con reali manifestazioni di solidarietà e presenza sul posto? Ricardo Merlo. Deputato eletto in altra Circoscrizione. Una vergogna indicibile per i nostri tre eroi”.
Augusto è un fiume in piena. Ed è senza filtro: “Fucsia Nissoli ora fa a pugni per presentarsi a Santo Domingo per accreditarsi presso una Comunità che non ha mai preso in considerazione. Meschinità politica indicibile. Senza il MAIE saremo sempre orfani di una reale rappresentanza. Infine quante visite hanno fatto ai Comites della Circoscrizione per capire e tentare di risolvere i problemi locali? Zero!”. Se non in occasione di visite che Sorriso definisce “turistiche”.
Ed ecco un giudizio più dettagliato sui tre eletti in Nord e Centro America. “Turano non pervenuto”, commenta Augusto Sorriso, “bisogna mandare una richiesta a Chi l’ha visto? per sapere dove è o cosa fa”. Nissoli? “Tutte le feste sono sue, è un ottimo cicerone per le delegazioni parlamentari che allegramente visitano gli Stati Uniti. Eletta grazie al MAIE in tre anni ha battuto il record di cambio di partito, non per il nostro interesse, ma solo per trovare una nicchia che la garantisca. Peccato! Grande occasione persa”.
Ultima, ma non per importanza, Francesca La Marca, Pd, residente in Canada: “Si arrabatta per le cose più inutili, spesso ci prova a far qualcosa di utile, ma come gli altri due è schiava dei diktat del Governo”.
Insomma, “ci lamentavamo dei loro predecessori, ma questo è il peggio che la politica possa offrire. Abbiamo bisogno di una rappresentanza che perlomeno provi a rappresentarci al di sopra e prima dei partiti. Senza il MAIE non abbiamo speranza”.
Saranno questi i temi che Sorriso porterà al congresso MAIE di Santo Domingo.
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