Potremmo benissimo iniziare questo nostro articolo parafrasando la famosa frase di Cicerone e dire, sensa tema di smentita: “Quousque tandem abutere, Renzoni, patientia nostra?” (Sino a quando abuserai, Renzoni, della nostra pazienza?). Ed il perchè di tale osservazione e’ presto detto: non e’ un mistero che, con l’arrivo dell’estate, la nostra cara Rai International se ne va in ibernazione; proprio il contrario di certi quadrupedi i quali preferiscono farlo durante i mesi invernali.
Gia’ con la meta’ di giugno terminano trasmissioni come Porta a Porta, Ballarò, Anno Zero ed altre che sono tra le più viste dagli italiani, sia nella madre patria che all’estero. Quanto allo sport, la parte piu’ seguita dei programmi che ci trasmettono da Roma, buio completo: nulla sul Giro di Francia, nulla sulla Formula Uno, sul Motociclismo, e silenzio assoluto sui campionati mondiali di nuoto dove la Pellegrini sta facendo meraviglie, salvo una striminzita “Domenica sportiva estiva”.
E non intendo soffermarmi sul resto del palinsesto che, a detta di tutti, da Giugno a Settembre, fa acqua da tutte le parti, come a dire, parafrasando un’altra frase celebre (Agosto, moglie mia non ti conosco): “ Estate: caro telespettatore, non esisti…!". Posso anche comprendere che lo sforzo della programmazione degli altri mesi possa esaurire le risorse umane e finanziarie di quella che dovrebbe fare di Rai International l’orgoglio della TV Italiana nel Mondo. Certo che conosco poca gente, meglio ancora, pochi professionisti che, praticamente, se ne vanno in vacanza (modo di dire) per ben tre mesi all’anno, dimenticandosi che Rai International è seguita da almeno 20 milioni di utenti al giorno; un’utenza che nemmeno Rai Uno possiede quotidianamente.
Non voglio aggiungere altro, solo mi permetto, umilmente, di far notare al caro Direttore Renzoni che i 70 milioni di Italiani all’estero meritano un ben diverso rispetto!
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