In origine era stato illustrato a San Salvador, il 9 febbraio. La scorsa settimana è arrivato anche in Costarica ed e’ stato presentato a San Jose’ in un incontro al ministero degli Esteri. Stiamo parlando del Piano di appoggio dell’Italia al Sica per la sicurezza in Centro America, in base al quale oltre 150 tra procuratori e funzionari di polizia dei paesi centroamericani verranno formati dall’Italia sul contrasto alla criminalità organizzata, riciclaggio e confisca dei proventi illeciti. Questi particolarissimi "studenti" si troveranno dunque a frequentare corsi e stage anche nel nostro Paese. Non solo: nel progetto prevista anche l’elaborazione di una convenzione regionale in materia di sequestro e confisca dei proventi di reato, legati soprattutto al narcotraffico.
Alla presentazione tenutasi a San Josè hanno presto parte, fra gli altri, il vice capo della diplomazia del paese centroamericano, Carlos Roverssi; il vice ministro alla Presidenza con delega per la lotta al traffico di droga, Maurizio Borraschi; il procuratore generale Jorge Chavarria, oltre ad alti rappresentanti delle diverse istituzioni costaricensi coinvolte.
E’ toccato a Diego Ungaro, ambasciatore d’Italia a San Josè, e a Michele Carbone, capo dell’ufficio Relazioni internazionali della Guardia di Finanza, illustrare le attività previste per il biennio 2012-2013, che fanno parte del sostegno che l’Italia intende assicurare ai Paesi del Centro America in tema di sicurezza. Un sostegno che il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha inteso rafforzare.
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