"Tra le tante criticità che questo Governo cerca di affrontare, con quotidiana difficoltà, sembra che finalmente si riparli di una questione a me cara e per la quale mi sono sempre battuto affinché cambiasse. Mi sono sempre trovato in disaccordo con il rimborso elettorale dei partiti politici pari a 4 euro per voto ricevuto. Trovo che sia un segno di mancanza di responsabilità da parte dei partiti riservarsi diritti del genere, soprattutto in momenti di gravi difficoltà economiche come questo che stiamo vivendo nel nostro Belpaese. Si parla di tagli, riforme, cambiamenti in direzione di un maggior rigore e serietà politica. Ecco perché non si può lasciare le cose come stanno. Non penso che la soluzione sia l’abolizione in toto del finanziamento ai partiti, ma una riduzione potrebbe essere un segnale tangibile di riforma, di cambiamento nella giusta direzione, rifiutando ogni tipo di speculazione. Sulla questione si sono presentati tanti provvedimenti, tutti in discussione alla Commissione I Affari Costituzionali. Prego i miei colleghi di accelerare i tempi, perché tempo non abbiamo. Si deve agire adesso. Da apprezzare chi ha già reso noto che rinuncerà alla terza tranche dei rimborsi". Così Giuseppe Angeli, deputato PdL eletto nel Sud America e residente in Argentina.
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