Va beh che ormai il mondo è piccolissimo, con tutte le nuove tecnologie di cui disponiamo. Ma se si tratta di portare avanti un lavoro politico e di proselitismo, di contatti e di riunioni, di faccia a faccia e strette di mano beh, essere sul posto è fondamentale. Per questo ci provoca un sorriso la recente nomina di Daniel Amoruso a referente della Lega per Miami, Florida, quando lo stesso Amoruso risulta essere consigliere del Comites di Buenos Aires, Argentina.
Cinquantottenne, imprenditore – fa sapere una nota del Carroccio – nel settore della comunicazione, viene presentato così da Paolo Borchia, che è il coordinatore federale della Lega nel Mondo: “Un volto nuovo per rilanciare le attività della Lega nella circoscrizione consolare di Miami, grazie a un profilo abituato ad interfacciarsi con le nostre comunità residenti nelle Americhe”.
Amoroso alle recenti elezioni Comites è risultato il candidato più votato di tutte le liste della Lega. Complimenti.
“Tutto il contesto della Florida è sempre stato caratterizzato da un’importante presenza di italiani – spiega – con numeri che negli ultimi anni stanno incrementando, per questo serve migliorare la capacità di ascolto della nostra comunità e dare risposte alle questioni legate alla quotidianità. Inizio il nuovo incarico con una motivazione molto forte, ritengo ci siano grandi margini di crescita”.
Gli auguriamo buon lavoro, ma la curiosità resta: come farà a dividersi tra il ruolo di consigliere Comites a Buenos Aires e quello di referente leghista a Miami? Fare politica vuol dire, come spiegavamo all’inizio, anche presenza sul territorio: oppure Amoruso pensa di far crescere il suo partito a distanza?
Qualche osservazione da parte nostra. A Miami sono residenti, regolarmente iscritti all’AIRE, quasi 100mila italiani. Ci chiediamo: possibile che un partito come la Lega non abbia, tra questi, alcuna persona valida in grado di coordinare una circoscrizione consolare così importante? A quanto pare no: ha dovuto trovarlo a 10mila e rotti chilometri di distanza.
Ancora: come si sentiranno i leghisti di Miami ad essere “coordinati” da una persona che vive a migliaia di chilometri di distanza e che addirittura fa parte di un altro Comites? Cioè, a Miami vivono decine di migliaia di connazionali e il Carroccio per trovare un coordinatore del partito che pensi alla capitale della Florida deve andare nelle Pampas argentine…
Ancora: secondo quanto apprende ItaliaChiamaItalia, Amoruso non saprebbe nemmeno parlare inglese. Se fosse così, sarebbe il colmo!