Maurizio Aloisi, esponente di Futuro e Libertà in Australia, alla vigilia della riunione dell’Intercomites è sicuro: "come al solito i risultati saranno estremamente deludenti". "Deve essere a causa del momento particolarmente delicato che ci coinvolge tutti ma, per la prima volta, il FLI Australia è in sintonia con la proposta dell’On. Fedi che in un suo recente intervento sollecita il Comitato dei Presidenti dei Comites in Australia che si riuniranno a breve, ad impegnarsi per dare utili indicazioni in questo delicato passaggio politico".
"La nostra opinione sul lavoro dei Comites nel paese dei canguri è nota ed ampiamente condivisa dalla maggior parte dei nostri connazionali, ma non vogliamo negare loro la possibilità di riconciliarsi con l’opinione pubblica dimostrando di impegnarsi per salvaguardare i diritti dei nostri connazionali all’estero così duramente colpiti e messi in discussione. Il fatto che la rappresentanza nei Comites è quasi nella totalità di matrice ‘Patronati di Sinistra’ ha creato nel tempo una apatia ed un appiattimento di pensiero che ha prodotto solo risultati sterili e condizionati. Solo quando il Comitato dei Presidenti dei Comites avrà capito che la soluzione dei nostri problemi e la rivendicazione dei nostri diritti è fatto di interesse comune e va trovata in sintonia con le altre presenze politiche operanti nel paese di residenza, cominceranno finalmente a dare un senso al loro mandato".
"Siamo certi che tutto questo non avverrà – prosegue Aloisi -, perché il colloquio ed il confronto costruttivo non è parte della loro filosofia. Essere eletti nei Comites non è sentito come un compito importante da assolvere al meglio delle proprie capacità con il solo intento del bene comune, ma come una conquista di potere che va protetta ed isolata da altre opinioni che potrebbero sminuirne l’esclusività. Neanche in un momento così pericolosamente delicato e fondamentale per il nostro futuro si cercherà il dialogo ed il confronto costruttivo e mentre in Italia anche le Segreterie dei loro partiti invocano un governo allargato a tutte le maggiori forze politiche, per risolvere i gravi problemi del momento, in Australia assisteremo all’ennesima scampagnata fuori porta a beneficio dei Presidenti e di qualche onnipresente amico degli amici dove si parlerà soprattutto dei tagli ai loro finanziamenti".
"Mettere in sicurezza il diritto di voto, suggerire soluzioni meno dolorose nei tagli ai servizi consolari, alle pensioni all’estero, alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, alla doppia cittadinanza, suggerire e studiare soluzioni sono le vere priorità e non quella di battere sempre di cassa", conclude Aloisi che a Fedi scrive: "sorry On. Fedi, l’intenzione era buona ma i risultati come al solito saranno estremamente deludenti".
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