Angelino Alfano ha incontrato ieri la comunità italiana al Consolato Generale di New York. Il ministro degli Esteri durante il suo intervento ha toccato temi quali identita’ nazionale, globalizzazione, immigrazione e amicizia con gli Usa.
Presenti, tra gli altri, l’ambasciatore a Washington Armando Varricchio, l’ambasciatore all’Onu Sebastiano Cardi e il Console Generale a New York, Francesco Genuardi.
“Il nostro paese e’ riuscito a fare qualcosa che difficilmente hanno fatto altri, ha salvato mezzo milione di migranti e al tempo stesso e’ riuscito ad essere un luogo sicuro. Sicurezza e solidarieta’”, ha detto il titolare della Farnesina nel corso dell’evento, “l’America e’ una terra di opportunita’ per tanti italiani, ma e’ vero anche il reciproco, noi abbiamo dato tanto”, ha sottolineato, ricordando la sua visita alla statua di Cristoforo Colombo a Columbus Circle, “che nel rispetto della storia Usa, continuiamo a considerare patrimonio dell’umanità”.
Alfano ha voluto dunque ribadire quanto sia importante mantenere e promuovere la propria identità nazionale, che si sposa con la globalizzazione: “Noi siamo una super potenza della cultura, della creativita’, del design e del cibo, e promuoviamo tutto questo insieme, e’ il modo di vivere all’italiana che nessuno riuscira’ mai ad imitare”. “I fatti ci stanno dando ragione, per la prima volta le esportazioni hanno raggiunto il 30% del Pil, siamo diventati piu’ attrattivi – ha aggiunto -. Il Paese si e’ rimesso sulla strada giusta”.
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