Lucio Albanese, Presidente CTIM-Germania e Consigliere del Comites di Norimberga, commenta la proposta di riforma costituazionale del Governo, a firma del ministro Roberto Calderoli, che contiene – fra le altre cose – la soppressione della Circoscrizione estero: "Ho l’impressione che si tratti di una manovra propagandistica per accontentare l’opinione pubblica, colpita duramente dall’ultima finanziaria e infuriata contro i privilegi della casta politica italiana".
Albanese invita ad abbandonare "la solita politica dei proclami e annunci, dove l’esito è incerto o addirittura non si mostra, come il ponte sullo stretto di Messina, le ronde per la sicurezza e così via". E poi aggiunge: "La persona Calderoli, esponente di spicco del Carroccio, ha dimostrato che la Lega se ne frega altamente degli italiani all’estero, checchè ne dicano gli esponenti della Lega Nord all’estero. Con ciò dimostra coerenza con quello che diceva nel passato sugli italiani residenti oltreconfine; basti ricordare gli insulti di Bossi e di Miglio, secondo cui noi saremmo ‘mafiosi e ignoranti’, a italiani che ‘non pagano le tasse’: la Lega cambia il pelo, ma non il vizio".
"Se aggiungiamo che, chi per dovere d’ufficio si dovrebbe far portavoce e battersi per i nostri diritti (e qui mi riferisco al Sottosegretario con delega per gli italiani all’estero Sen. Mantica) è in prima fila tra coloro che si dichiarano favorevoli ad abolire la circoscrizione estero, allora siamo al paradosso! Chi ha un po’ di buonsenso dovrebbe capire che per l’attuale Governo non contiamo nulla e che diamo solo fastidio". L’esponente del Ctim Germania si chiede a questo punto come mai "il responsabile del settore Italiani nel mondo del PDL e consigliere del Presidente del Consiglio per gli Italiani nel mondo non ha nulla da dire a tal proposito?". Il riferimento è al Sen. Juan Esteban Caselli. "E che pensare poi del silenzio totale da parte degli ex colonnelli di AN, con eccezione dell’On. Zacchera? Proprio da loro, che ora non hanno niente da dire in difesa del voto all’estero, ci aspettavammo un po’ di coerenza!".
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