Gentile Sottosegretario,
a nome del Comites di Norimberga e della comunità italiana residente nel nord della Baviera – Germania, esprimo le nostre congratulazioni per la Sua nomina a Sottosegretario del MAECI.
Che finalmente un eletto all’estero ricopra un importante ruolo nel Governo nazionale, ci rende particolarmente lieti. Confidiamo che, anche all’estero, questo Governo del cambiamento, ponga fine alle passate politiche di tagli, chiusure e discriminazioni nei confronti degli italiani nel mondo.
Mi scuso per avere scelto di scriverLe con una “lettera aperta”, ma credo sia giusto farne una cosa pubblica.
Il Comites di Norimberga interpretando i disagi e lo sdegno della nostra collettività, DENUNCIA, dopo quattro anni dalla chiusura dell’ufficio consolare di Norimberga, una situazione difficile e inaccettabile per chi vuole usufruire dei servizi statali, dei quali ogni cittadino ha diritto a prescindere se risiede in Italia o all’estero.
Sostituire gli sportelli consolari con un Console onorario è stato acclamato da qualcuno/a come il “toccasana” dei nostri problemi ma, in effetti, ha funzioni molto limitate. La soluzione dei Consoli onorari si è dimostrata una operazione ingannevole, soprattutto in zone con una vecchia emigrazione e con un forte aumento della nuova.
Il Comites di Norimberga reclama di non essersi mai arreso e di avere chiesto, ripetutamente, soluzioni valide per il Nord della Baviera, con servizi/uffici raggiungibili, efficaci e competenti, con personale di ruolo, come anche reclutato sul posto.
Il Comites di Norimberga auspica che le nostre richieste siano accolte sul serio e che si smetta con queste soluzioni improvvisate, poco serie e inconcludenti, come quelle dei consoli onorari, dei corrispondenti consolari, dei funzionari itineranti in giro con la valigetta, di tecnologie obsolete (il famigerato Totem) e di campagne finanziate “indirettamente” dallo Stato italiano, per motivare la nostra collettività a prendere la doppia cittadinanza e diminuire, così, la pressione sui Consolati che operano quasi tutti con personale sotto organico.
È anche oppugnabile la prassi di alcuni Comites (come Norimberga) che per pacare gli animi e le richieste della locale collettività, aprono sportelli per il disbrigo di pratiche consolari e fungono da ausiliare ai Consoli onorari che dimostrano di non farcela o facilitano il lavoro del Consolato di riferimento, che con meno impiegati deve affrontare un maggior afflusso di connazionali.
I fatti mostrano come tutta questa accozzaglia di soluzioni sia inefficiente a confronto di quelle piccole e snelle strutture consolari di quattro anni fa, che svolgevano questo lavoro con soddisfazione della nostra comunità.
Il Comites di Norimberga invita il nuovo Governo ad intervenire e porre fine a questa penosa situazione.
A Lei, gentile Sottosegretario, chiediamo di ripresentare le direttive di legge “sulla revisione di spesa, con l’invariabilità dei servizi ai cittadini (decreto legge n.95 del 2012, convertito con modificazioni, della legge n.135 del 2012 )”, che significa ridurre i costi di funzionamento della rete consolare, ma non le prestazioni di servizio ai cittadini.
Purtroppo gli alti funzionari della Farnesina hanno preparato e imposto, complici molti politici, un proprio piano di riorganizzazione della rete consolare, contraddicendo quanto indicato nelle linee di “revisione di spesa”.
Il tutto perseverando nella logica dei tagli lineari sui servizi rivolti alle nostre comunità all’estero e lasciando inalterata la composizione della spesa, in particolare quella riguardo il trattamento economico del personale diplomatico, l’indennità di sede all’estero per Ambasciatori e Consoli. Si risparmia sempre sui soliti noti.
Confidiamo in Lei Sottosegretario, conoscendo in passato il Suo interesse sulla chiusura/riapertura dell’Ambasciata a Santo Domingo, di invertire anche in Europa la situazione, affinché la riorganizzazione della rete consolare sia rivista e ricondotta ai criteri indicati dalla Commissione per “la revisione di spesa” sottolineate dal commissario straordinario Carlo Cottarelli, in modo da tutelare gli interessi delle nostre comunità all’ estero e l’immagine stessa dell’Italia.
Il Comites di Norimberga la prega di valutare la riapertura di un UFFICIO CONSOLARE a NORIMBERGA.
Sicuri del Suo interesse, Le auguriamo un buon lavoro, confidando in una svolta politica per gli italiani all’estero, fiduciosi di non essere delusi.
A nome del Comites di Norimberga e dei connazionali qui residenti, porgo i più cordiali saluti, con l’auspicio un giorno di poterla incontrare in questa zona della Germania.
Il Presidente Comites di Norimberga
Albanese Lucio