Il termometro politico italiano è nelle ultime settimane dominato da due grandi temi che fanno ridefinire il nascente governo. I due leader del Governo Conte, sia Luigi Di Maio che Matteo Salvini, hanno saputo mantenere l’iniziativa politica alla guida dei ministeri più importanti del momento.
A colloquio col Senatore eletto per la ripartizione America Meridionale, Adriano Cario, l’italo-uruguaiano ha espresso la sua opinione sul primo mese del denominato “Governo del cambiamento” che ha appoggiato col suo voto al Senato.
A proposito del governo gialloverde: “Da noi è strano immaginare due leader della politica occupando cariche ministeriali. Comunque, il protagonismo che hanno saputo attrarre in due ministeri così fondamentali è totale. L’immagine pubblica di Salvini e Di Maio è cresciuta in tutte le statistiche”.
Sul tema immigrazione: “Sugli sbarchi è molto difficile per noi emigrati dare un’opinione imparziale che non sia attraversata dalla nostra propria storia famigliare. Sono comunque consapevole che l’Italia non può più farsi carico da sola dei rifugiati che attraversano ogni settimana il Mediterraneo, l’UE deve assumere la responsabilità. Ma dall’altra parte c’è gente disperata decisa a mettere in rischio la loro vita per cercare un futuro più dignitoso”.
Secondo il senatore, inoltre, è necessario “prendere in considerazione i nostri temi”, di noi italiani nel mondo, “le nostre problematiche e anche le nostre soluzioni. Invece oggi l’attenzione passa per altre urgenze. Urgenze che non sono le nostre, mentre noi abbiamo cose da risolvere che non possono più aspettare”.
“Dobbiamo potenziare i nostri organi di rappresentanza come il CGIE e i COMITES affinché le discussioni di oggi siano la risposta e la soluzione del domani, quando finalmente possiamo attrarre l’attenzione politica, mediatica e sociale su di noi. È difficile aspettare quando è da lunghissimi anni che aspettiamo risposte, ma questa volta – ha concluso – abbiamo la decisione, il compromesso e la forza per esigere un vero cambiamento”.