Si terrà dall’1 al 4 maggio a Istanbul la missione economica Italia in Turchia organizzata da Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Confindustria, ABI – Associazione Bancaria Italiana, Unioncamere e Rete Imprese Italia, sotto l’egida del ministero dello Sviluppo economico e del ministero degli Affari esteri. Per la 31esima volta governo, banche e imprese armonizzano i loro sforzi con l’obiettivo di approfondire le opportunità di collaborazione per le aziende italiane nel panorama internazionale. Questa edizione è focalizzata sulla Turchia per rafforzarne le relazioni economico-commerciali con l’Italia.
A guidare la missione il sottosegretario allo Sviluppo economico Massimo Vari, il direttore centrale per l’Internazionalizzazione del Sistema Paese e le autonomie territoriali del ministero degli Affari esteri Inigo Lambertini, il consigliere per l’Internazionalizzazione del ministro dello Sviluppo economico e presidente designato Ice Riccardo Monti, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il vicepresidente dell’Abi Guido Rosa, il vicepresidente di Unioncamere Antonio Paoletti e il presidente di Confartigianato, in rappresentanza di Rete Imprese Italia Giorgio Guerrini. Si tratta di una missione a carattere plurisettoriale con focus su macchinari industriali, energia ed energia rinnovabile, infrastrutture e banche, che vedrà le circa 160 aziende italiane partecipanti, insieme a 10 fra banche e gruppi bancari e 23 associazioni imprenditoriali, impegnate in un fitto programma che prevede un Forum Istituzionale, incontri di approfondimento settoriale, tavole rotonde e incontri bilaterali di business con le controparti turche.
"Questa missione imprenditoriale è la prima fase di una iniziativa che si concluderà in Italia il prossimo 8 maggio con il vertice bilaterale di Roma, a conferma dell’importanza che i due Paesi attribuiscono l’uno all’altro" afferma Vari. "La Turchia è nostro partner economico di rilievo e protagonista affermato della scena internazionale: ci sono pertanto tutte le condizioni affinché le nostre imprese colgano le enormi potenzialità che essa offre. In tal modo – conclude il sottosegretario che guida la delegazione istituzionale con circa 200 imprese a seguito – il governo ancora una volta scommette sul nostro made in Italy che a dispetto del difficile quadro congiunturale dà puntualmente prova di formidabili capacità di reazione. La ripresa del nostro Paese passa in buona misura proprio dal nostro export". "Questa missione economica con tutti i principali attori preposti all’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo – afferma Lambertini – testimonia il rafforzamento a tutti i livelli dei rapporti tra i due Paesi e il fruttuoso dinamismo delle relazioni fra l’imprenditoria italiana e turca. È anche il punto di partenza per incrementare ulteriormente l’interscambio e la complementarietà delle due economie. I punti di forza dell’economia turca che offre vaste potenzialità alle imprese italiane, sono le vaste dimensioni del mercato interno, apertura nei confronti degli investitori esteri, la posizione geografica di crocevia tra Europa, Medio Oriente, Caucaso e Asia Centrale e naturalmente la solidità dei rapporti bilaterali con l’Italia, che ha sostenuto con continuità la prospettiva europea della Turchia".
"Con questa trentunesima missione economica, la Turchia – dichiara Monti – si conferma di interesse strategico per l’Italia, sia in termini di flussi commerciali che come destinazione di investimenti. La Turchia, con la sua forte crescita economica e la sua popolazione ormai prossima a 80 milioni, rappresenta un mercato importante per le nostre aziende, di cui oltre 900 già operanti nel Paese. Inoltre, con uno stock di investimenti diretti italiani pari a 4,5 miliardi di dollari, le nostre imprese dimostrano di essere attente alle potenzialità di un mercato quale quello Turco, naturale cerniera tra l’Europa e vicino Oriente e punto di accesso privilegiato all’Asia Centrale. Infine sono particolarmente lieto – aggiunge Riccardo Monti – che questa importante missione coincida con l’insediamento del Consiglio di Amministrazione della nuova Agenzia per la promozione all’estero e per l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Quella con la Turchia è, ad oggi, la storia di maggiore successo nello sviluppo della penetrazione economica italiana (in tutti i suoi aspetti, dall’export agli investimenti) in una grande economia emergente. Questa storia si basa su un modello di Sistema dove Industria, Banche e Istituzioni hanno lavorato in modo integrato e sinergico. Un modello che l’Italia dovrà replicare in tutte le aree ad alta crescita del mondo". "La Turchia – afferma Marcegaglia – rappresenta un mercato di interesse prioritario per le imprese italiane sia come destinazione di investimenti, sia come sbocco per i prodotti del made in Italy. I nostri Paesi condividono due sistemi economici centrati fortemente sul manifatturiero: presupposto importante che può portare le aziende italiane e turche, insieme, a raggiungere traguardi significativi nei mercati del Medio Oriente e dell’Asia Centrale. La Turchia, a fronte dei cambiamenti avvenuti di questi ultimi anni nel quadro geopolitico ed economico mondiale, è emersa sempre più come crocevia strategico e ponte di collegamento tra Oriente e Occidente. Proprio per questo, mai come oggi, l’Europa non può permettersi di perderla".
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