Due giovani alpinisti comaschi, Matteo Tagliabue, di 27 anni di Cantu’, e Enrico Broggi, 28 anni di Brenna, sono dispersi da venerdi’ mattina, quando assieme a due compagni stavano affrontando l’ultimo tratto di scalata dell’ Alpamayo, vetta peruviana delle Ande. Lo riferisce il quotidiano La Provincia in edicola oggi.
I due compagni di cordata li avevano raggiunti a quota 5.800 metri, a circa 150 metri dalla vetta, ma dopo avere superato un costone di roccia e ghiaccio non li hanno piu’ visti. L’allarme e’ scattato parecchie ore piu’ tardi, quando gli alpinisti sono riusciti a raggiungere il centro abitato piu’ vicino. Le ricerche, effettuate anche con l’ausilio di un elicottero e volontari, finora non hanno avuto alcun esito. La spedizione, formata da quattro amici comaschi, esperti di scalate, era stata preparata da tempo. I quattro erano partiti il 22 maggio.
L’incidente e’ avvenuto nella tarda mattinata di venerdi’ a 5.800 metri di quota, a circa 150 metri dalla vetta dell’Alpemayo, nella Cordillera Blanca, nel Peru’ settentrionale.
I quattro alpinisti procedevano a coppie. Tagliabue e Broggi precedevano avanti ai compagni (Marco Ballerini, 25 anni di Cantu’ e Giacomo Longhi, 23 anni, di Cucciago) e per primi hanno superato uno spuntone roccioso. Quando i compagni hanno effettuato lo stesso passaggio, li hanno persi di vista. Per alcune ore li hanno cercati inutilmente, e inutilmente hanno atteso segnali dei localizzatori antivalanghe. A quel punto i due alpinisti – e’ la ricostruzione – hanno deciso di tornare indietro e dopo oltre venti ore di cammino sono riusciti a lanciare l’allarme partito soltanto sabato pomeriggio, quando i mezzi dei soccorritori pero’ non potevano muoversi per l’oscurita’.
Le prime ricerche dei dispersi sono cosi’ iniziate domenica mattina, con l’aiuto di un elicottero. I due superstiti sono stati recuperati e portati in elicottero nella zona dell’incidente, dove sono state scattate varie fotografie, ma dei due giovani scomparsi non c’erano tracce. Ieri si sono mosse anche le squadre di volontari e le ricerche non hanno avuto esito. I familiari in Italia sono in grande apprensione e non hanno per ora voluto parlare con la stampa.
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