Dalle auto ai condomini di lusso. E se la firma è quella di Pininfarina, non ci sono dubbi che sarà un successo, come lo è stato per oltre mezzo secolo nei modelli di auto più affascinanti che abbiamo visto per le strade, di tutto il mondo. Pininfarina, la leggendaria azienda produttrice di carrozzerie per automobili sbarca negli Stati Uniti, a Miami ovviamente, per dare il via al primo progetto di ‘design’ applicato non più alle quattroruote, ma a un edificio. ‘1100 Millecento Residences’, un condominio di 42 piani in Downtown Miami, ospiterà 382 appartamenti lussuosissimi: una ‘tower’ disegnata dal celebre architetto uruguaiano Carlos Ott, che la sua popolarità l’acquisì nel 1983 a 37 anni, quando vinse, battendo la concorrenza di 744 colleghi, il concorso per la realizzazione dell’Opera Bastille a Parigi, inaugurata poi il 14 luglio 1989 in occasione del bicentenario della Rivoluzione Francese. ‘Millecento’ sarà situato al 1100 di South Miami Avenue, realizzato dalla Related Group, non lontano dal Mary Brickell Village e gli interni saranno curati da Pininfarina e saranno usati legni esotici e pelli italiane.
L’edificio ospiterà al nono piano una piscina, una club room, palestra, cinema privato e un’altra piscina all’ultimo piano, il 42º. «Sarà il nostro primo progetto residenziale negli Stati Uniti – ha detto Paolo Pininfarina presidente del Gruppo Pininfarina – a Miami porteremo la nostra passione e lo stile italiano. Siamo felici della collaborazione con la Related Group, non potevamo scegliere un partner migliore e più affidabile negli States». E da parte della Related Group si attendono grandi successi da questa nuova partnership: «I latinoamericani – ha spiegato Carlos Rosso presidente della Related Group’s Condo Division – riconoscono lo straordinario valore che Miami è capace di offrire oggi e sono consapevoli delle trasformazioni che la città sta subendo. Brickell sta davvero diventanto quel centro di uso misto, 24 ore su 24, che abbiamo sempre sognato e Millecento sarà il più raffinato, stilizzato condominio che abbiamo mai realizzato in questa zona e Pininfarina ci porterà quel livello di Italian design che tutti stavamo aspettando». E per Miami sarà anche una specie di corsa automobilistica sulle tower, prima di Pininfarina infatti era arrivato anche il progetto ‘Porsche Design Tower’ di Miami Beach.
Ma quando e come nacque la Pininfarina? Il 22 maggio 1930 con il nome di ‘Società anonima Carrozzeria Pinin Farina’. Fondata da Battista Farina, detto Pinin, ovvero Giuseppino in piemontese, in quanto era il più piccolo della famiglia, dopo la sua uscita dall’azienda di famiglia ‘Stabilimenti Farina’, che gestiva assieme al fratello Giovanni. Una impresa familiare, una piccola attività artigianale dedita alla realizzazione di carrozzerie per automobili che venivano preparate su ordinazione e i clienti erano facoltosi privati. All’inizio ci fu anche l’aiuto economico di una zia della moglie e l’appoggio di Vincenzo Lancia che fu il primo a credere a Pinin Farina e alle sue intuizioni geniali. La Pininfarina poi negli anni divenne una industria capace di offrire al mercato automobilistico progettazioni complete di autoveicoli e più in generale di mezzi di trasporto concepiti poi anche con l’ausilio di avanzate ricerche ingegneristiche. All’inizio furono realizzazioni artigianali e in piccole serie progettate su meccaniche di altre auto, in primo luogo quelle di Vincenzo Lancia, in particolare sulla Dilamba, della Alfa Romeo, della Hispano-Suiza e della Fiat. Il primo modello che ebbe fama mondiale fu la Cisitalia 202 del 1947, un’auto da leggenda, la prima a entrare in un museo, il celeberrimo MOMA di New York. Il trampolino di lancio che portò la Pininfarina a diventare un nome conosciuto in tutto il mondo, specialmente poi da quando Sergio, il figlio di Battista, uno dei più grandi designer di sempre, ne prese le redini nel 1961. E il decennio che portò al 1970 può essere ricordato come uno dei momenti più splendenti per la Pininfarina che nel frattempo aveva allargato la sua collaborazione anche con
case straniere.
Basta ricordare l’Alfa Romeo Duetto, le Lancia Flaminia e Flavia coupè, la Dino 246, le Fiat 124 Sport Spider e Dino Spider. Fu la Pininfarina ad avere la prima galleria del vento in scala naturale in Italia alla quale aggiunse un centro di calcolo e disegno e tante Ferrari di successo ebbero quella ‘f’ di Pininfarina sulle lore carrozzerie, dalla 365 Daytona alla 308 GTB, poi ancora la 400i. A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, il rapporto con la Lancia tornò ad essere più stretto e nacquero la Beta Montecarlo Turbo, la LC1, LC2, la Delta S4 e un paio di prototipi. Dalla realizzazione di carrozzerie su telai di altri, si passò poi alla costruzione di vetture intere come la Fiat Campagnola e l’Alfa Romeo 33 Giardinetta mentre si allacciavano altre partnerhip internazionali con Honda e Jaguar. Continuando a nominare i successi di Pininfarina non si possono dimenticare auto straordinarie come la Ferrari Testarossa, poi ancora l’Alfa Spider, nuove Fiat e la continuazione del rapporto con la francese Peugeot. Una storia infinita che non ha smesso di presentare nuovi eccezionali modelli come la Ferrari Enzo e la P4/5.
Il 7 agosto del 2008 è un momento triste per la morte di Andrea Pininfarina, presidente e amministratore delegato dell’azienda, travolto da un’auto mentre era alla guida del suo scooter, gli succederà il fratello Paolo. Uno degli ultimi grandi successi della Pininfarina, è la Ferrari 458 Italia, presentata nel luglio 2009, mentre l’anno scorso Fabio Filippini è stato nominato Direttore Design ed è alla guida di un team composto da un centinaio di creativi e progettisti.
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