Mario Giro, sottosegretario agli Esteri, incontrando i connazionali delle città di Caracas e Maracay, una realtà che conta circa 1,5 milione di persone, ha affermato che la comunità italiana in Venezuela è "una realtà importante e molto ben radicata, nei confronti della quale l’attenzione delle istituzioni resta alta, in particolare in questo momento delicato" per il paese sudamericano.
Giro, alla sua terza visita in Venezuela negli ultimi nove mesi, ha avuto un "proficuo scambio di opinioni" con i rappresentanti dei connazionali (esponenti di Comites, CGIE, associazionismo italo-venezuelano) circa le problematiche e le prospettive della comunità. E’ emersa "preoccupazione per la situazione economica" (in termini di espropri e difficoltà nel reperire generi alimentari e sanitari) e per "la tensione a livello politico e sociale, suscettibile di condurre a violazioni dei diritti".
Partendo dalla constatazione che "le nostre collettività all’estero non sono un peso, bensi’ una risorsa da valorizzare", Giro si e’ dunque soffermato sulla necessita’ di evitare l’insorgenza di una "politica dell’odio sociale", invitando i connazionali stessi a farsi promotori del dialogo.
La visita in Venezuela del membro del governo italiano proseguirà con una serie di colloqui con interlocutori istituzionali e con i rappresentanti delle aziende italiane operanti nel Paese.
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