Analisi delle zone piu’ ‘calde’ del mondo, monitoraggio della presenza degli italiani all’estero, insieme alla gestione delle emergenze con una sala operativa 24 ore su 24: queste le attivita’ centrali dell’Unita’ di Crisi, la struttura della Farnesina preposta alla tutela dei connazionali e degli interessi italiani in aree del mondo particolarmente a rischio. Una ‘missione’ impegnativa di fronte a un mondo che si "sta evolvendo e in alcune aree in maniera complessa e difficile", come ha spiegato Edoardo Pucci, vicario dell’Unita’ di Crisi, nel corso della sua presentazione allo stand del ministero degli Esteri presso il Forum Pa a Roma. Importante e’ il "monitoraggio costante di alcune zone del mondo, anche per poter informare in tempo reale gli italiani della situazione socio-politica di questi Paesi".
Da qui, l’appello di Pucci a utilizzare gli strumenti messi a disposizione, come il sito dell’Unita’ di Crisi ‘Viaggiare sicuri’, "dove si possono trovare informazioni assolutamente utili per i nostri connazionali prima dei loro spostamenti e dove sono riportati i vari ‘sconsiglio’ per evitare che gli italiani vadano in zona che noi riteniamo altamente a rischio a causa di sequestri e tensioni socio-politiche". Ugualmente importante e’ il sito gemello ‘Dove siamo nel mondo’ dove turisti, e a breve anche imprenditori e dipendenti di aziende italiane nel mondo, possono segnalare i propri itinerari all’estero, "perche’ questo ci permette di poterli informare, utilizzando anche altri strumenti tecnologici, tipo sms personalizzati, dei rischi che in alcune zone del mondo possono correre e a volte far capire come potersi muovere in queste zone".
Essenziale, ha aggiunto Pucci, e’ un’assunzione di responsabilita’: "se accendiamo una luce rossa su un Paese, il nostro connazionale si deve fidare dei nostri consigli, se diciamo di non andare e’ perche’ riteniamo che quel Paese possa mettere veramente a repentaglio la sua incolumita’, e quindi deve assolutamente responsabilizzarsi".
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