PREMESSA
In un momento di frattura fra i Paesi ed i Popoli europei è necessario, per il bene comune, rilanciare il processo costituente di una Europa più unita nel solco delle diverse identità storiche che le appartengono, valorizzando 80 anni di pensiero ed azione europei (R.N. Coudenhove-Kalergi, J. Monnet, R. Schuman, K. Adenauer, A. De Gasperi, A. Spinelli).
L’OBIETTIVO
La semplificazione e la democratizzazione della struttura politica dell’Unione Europea, in modo da rendere possibile, non solo una PARTECIPAZIONE POLITICA attiva del cittadino europeo, ma soprattutto il suo riavvicinamento ideale all’Unione.
Le TAPPE FONDAMENTALI per raggiungere tale obiettivo sono:
1) L’unificazione delle figure del Presidente della Commissione e del Consiglio Europeo: UN GOVERNO, UN LEADER.
L’elezione diretta del Presidente e la formazione di un GOVERNO EUROPEO DEMOCRATICO espressione di un Parlamento europeo eletto sulla base di liste pan-europee presentate in tutti gli Stati Membri da PARTITI EUROPEI unitari, e non di un’assemblea di partiti nazionali accomunati da deboli ispirazioni comuni o bandiere ideologiche spesso non più attuali. Partiti EUROPEI FORTI E STABILI dovranno fornire alle varie aspirazioni nazionali la piattaforma comune ove comporre le loro diversità all’interno di visioni generali condivise. Le eventuali ALLEANZE tra i diversi partiti europei dovranno essere dichiarate PRIMA DEL VOTO.
2) L’istituzione, all’interno del governo europeo, di un MINISTRO PER L’ECONOMIA che non lasci, di fatto, alla BCE e agli strumenti intergovernativi il governo macroeconomico dell’Europa. Una riflessione può iniziare anche sulla natura della BCE e sul suo mandato al fine di introdurvi obiettivi di sviluppo e occupazione, nonché sulla composizione del suo capitale. Rilanciare con forza l’idea che la POLITICA MONETARIA dell’Europa Unita non è materia esclusivamente tecnica, ma una COMPONENTE ESSENZIALE DI UNA DIALETTICA POLITICA responsabile.
3) La creazione di un MINISTRO PER L’ENERGIA e di un MINISTRO PER LE RETI E I TRASPORTI EUROPEI. Due settori di primaria importanza per assicurare un’integrazione europea economicamente e socialmente sostenibile.
4) L’identificazione chiara, nei suoi obiettivi e nelle sue motivazioni, delle materie che devono diventare di competenza dell’UNIONE EUROPEA DEMOCRATICA e quelle che devono rimanere sotto la responsabilità degli Stati nazionali, privilegiando il principio di “sussidiarietà’”. L’istituzione di una nuova CONFERENZA COSTITUENTE sembra imporsi.
5) La definizione di una PROCEDURA RAPIDA DI USCITA DALL’ UNIONE EUROPEA per gli Stati Membri che non volessero TRASFERIRE ALL’ UNIONE EUROPEA, divenuta democratica, LE PREVISTE COMPETENZE. Anziché ad una Europa a due o tre velocità, si deve mirare ad una EUROPA CHE VELOCEMENTE PROGREDISCE UNITA.
I TEMPI:
Il Presidente Barroso indica nelle elezioni politiche europee del 2014 una scadenza importante di questo progetto. SI TRASFORMI QUESTO APPUNTAMENTO NELLA PRIMA ELEZIONE DI UN GOVERNO EUROPEO.
Una grandiosa sfida educativa si apre. Essa parte dai Giovani d’Europa, ma non deve tralasciare le classi più adulte: una campagna di FORMAZIONE EUROPEA che duri almeno un triennio deve essere lanciata al più presto dalle istituzioni dell’Unione, Commissione Europea in primis. Con la risorse che la Commissione ha la capacità di mettere in campo questa sfida non può che essere vinta!
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