Augusto Sorriso, Coordinatore MAIE per gli Stati Uniti, è convinto che per gli italiani all’estero ormai non esistano alternative se non quella del Movimento fondato e presieduto dall’On. Ricardo Merlo: “Per un elettore con passaporto italiano che vive in Nord e Centro America credo non ci siano alternative. Ormai è dimostrato che i partiti tradizionali non hanno saputo dare agli italiani nel mondo quel giusto valore, lo abbiamo visto più volte dentro e fuori il Parlamento. L’elettore oggi deve votare per chi davvero può rappresentarlo: il MAIE si interessa solo degli italiani nel mondo. Non andremo a Roma a dire che prima viene il partito e poi gli italiani all’estero. No. Prima vengono i nostri elettori, poi tutto il resto”.
A colloquio con ItaliaChiamaItalia, Sorriso – nel corso di una lunga intervista rilasciata al direttore del nostro quotidiano online, Ricky Filosa, che verrà pubblicata integralmente nelle prossime ore – attacca i partiti italiani, che “hanno fallito in Italia, immaginiamoci all’estero. Se qualcuno pensa che ancora i partiti italiani possano rappresentarci davvero a Roma, è semplicemente un illuso”.
L’esponente del MAIE ne ha anche per quei movimenti minori che stanno sbocciando qua e là nel mondo: “Tutte quelle altre liste, poi, che possono essere di contorno, che vogliono portare in Parlamento un senatore o un deputato, mi ricordano un po’ don Chisciotte, che lottava contro i mulini a vento. Noi vogliamo portare una pattuglia di deputati e senatori che non sia avulsa dalla politica italiana. Vogliamo andare a Roma per inserirci nella politica italiana, ma con un solo scopo: quello di favorire la soluzione delle problematiche che riguardano gli italiani all’estero. Se poi i connazionali residenti in Centro America, Usa e Canada decideranno di nuovo, in maniera cieca, di votare per i partiti, non si vengano a lamentare che chiudono i consolati, che non ci sono soldi per la lingua e la cultura, che non ci sono soldi per l’assistenza, che forse non riguarda Stati Uniti e Canada ma riguarderà altre realtà del Centro America. Questi problemi, senza parlare del riacquisto della cittadinanza, sono stati totalmente abbandonati dai nostri eletti all’estero”.
Sorriso si rivolge direttamente agli elettori: “Se volete darci una mano per mantenere quello che abbiamo, aiutateci con il vostro voto: riporteremo i problemi degli italiani nel mondo in primo piano. Ritengo che i connazionali non debbano votare per chi è andato in Parlamento e non ha ottenuto risultati. L’unica soluzione è il MAIE, movimento autonomo dai partiti ma non da essi scollegato: oggi in Italia non siamo considerati assolutamente, e parte di questa colpa ce l’hanno i nostri rappresentanti in Parlamento, quelli che gli italiani nel mondo – conclude – hanno mandato a Roma con il loro voto”.
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