E’ stata presentata in Commissione Affari Esteri del Senato un’interrogazione urgente rivolta al Ministro Paolo Gentiloni sulla situazione drammatica in cui versa la rete consolare, a prima firma del senatore Claudio Micheloni, Presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero, e sottoscritta dagli altri senatori eletti nelle circoscrizioni estere: Renato Turano, Francesco Giacobbe, Aldo Di Biagio, Fausto Guilherme Longo e Claudio Zin.
Nell’interrogazione si chiede di sapere quali urgenti iniziative il Ministro Gentiloni intenda adottare per dar seguito agli impegni assunti con l’Ordine Del Giorno G 100 approvato un anno fa, nella seduta del 28 maggio 2014, in cui si impegnava il Governo:
a presentare alle Commissioni parlamentari competenti un piano di riorientamento della rete e dei servizi diplomatico-consolari seguendo le direttive contenute nella legge sulla revisione della spesa in invarianza dei servizi, del rapporto della Commissione spending review del Ministero degli affari esteri nel 2012 e delle linee indicate dal programma di lavoro del commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica Carlo Cottarelli;
ad approntare in tempi rapidi, nelle sedi oggetto di provvedimenti di chiusura, anche sulla base di un confronto con le istituzioni locali, strumenti leggeri alternativi di presenza culturale e di erogazione dei servizi consolari;
a pianificare politiche per il rilancio dell’azione degli Istituti italiani di cultura, anche mediante la razionalizzazione dell’uso delle risorse attraverso la revisione delle spese di funzionamento, valutando l’opportunità di un razionale utilizzo di personale a contratto locale, e a utilizzare la massima trasparenza nella procedura di scelta dei direttori e delle altre posizioni negli Istituti italiani di cultura, al fine di evitare il verificarsi di abusi nella selezione nonché nello svolgimento delle funzioni;
a garantire la maggiore trasparenza nella gestione degli Istituti italiani di cultura, favorendo l’adozione di misure volte a facilitare la consultazione da parte dei cittadini dei bilanci certificati; a indicare analiticamente, per ogni singolo intervento di riduzione o riorientamento della rete estera del Ministero, i risparmi che si prevede di conseguire.
Provvedimenti che il Senato intende affrontare in modo deciso per poter garantire ai cittadini italiani residenti all’estero e a quelli in mobilità l’adeguata tutela e i necessari servizi di cui hanno bisogno.
INTERROGAZIONE in commissione III
al Ministro degli Affari Esteri
Premesso che:
l’Italia è attualmente rappresentata nel mondo attraverso strutture consolari e ambasciate che svolgono un ruolo fondamentale per la cooperazione politica, la promozione delle relazioni economiche, la cooperazione allo sviluppo, la cooperazione culturale e scientifica, nonché per i servizi resi ai cittadini italiani, in mobilità e residenti all’estero;
nonostante le considerevoli riduzioni di risorse economiche degli ultimi, tali strutture hanno continuato, nella gran parte dei casi a svolgere i compiti ad esse affidati con immutata lena, perizia e dedizione;
i tagli operati negli ultimi anni sul bilancio complessivo del MAECI- fatti salvi capitoli di spesa notoriamente difficili da modificare – hanno comportato lo smantellamento e la chiusura delle sedi consolari all’estero, strumenti essenziali ai fini della proiezione internazionale del nostro Paese e della tutela dovuta ai nostri concittadini
all’estero;
rilevato che:
in data 28 maggio 2014 il Senato, in sede di discussione della mozione, n° 1-00187 (testo 2), alla presenza del vice ministro Pistelli, ha approvato con 168 voti favorevoli, 28 contrari e 9 astenuti, l’ODG G 100 con impegnava il Governo:
1) a presentare alle Commissioni parlamentari competenti un piano di riorientamento della rete e dei servizi diplomatico-consolari seguendo le direttive contenute nella legge sulla revisione della spesa in invarianza dei servizi, del rapporto della Commissione spending review del Ministero degli affari esteri nel 2012 e delle linee indicate dal programma di lavoro del commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica Carlo Cottarelli;
2) ad approntare in tempi rapidi, nelle sedi oggetto di provvedimenti di chiusura, anche sulla base di un confronto con le istituzioni locali, strumenti leggeri alternativi di presenza culturale e di erogazione dei servizi consolari;
3) a pianificare politiche per il rilancio dell’azione degli Istituti italiani di cultura, anche attraverso la razionalizzazione dell’uso delle risorse attraverso la revisione delle spese di funzionamento, valutando l’opportunità di un razionale utilizzo di personale a contratto locale, e a utilizzare la massima trasparenza nella procedura di scelta dei direttori e delle altre posizioni negli Istituti italiani di cultura, al fine di evitare il verificarsi di abusi nella selezione nonché nello svolgimento delle funzioni;
4) a garantire la maggiore trasparenza nella gestione degli Istituti italiani di cultura, favorendo l’adozione di misure volte a facilitare la consultazione da parte dei cittadini dei bilanci certificati;
5) a indicare analiticamente, per ogni singolo intervento di riduzione o riorientamento della rete estera del Ministero, i risparmi che si prevede di conseguire;
successivamente all’approvazione del succitato ODG, con spirito di collaborazione e di proattività, dopo aver rilevato la disponibilità da parte di alcuni Stati Esteri e delle Comunità a concedere a titolo gratuito l’utilizzo di alcuni locali pubblici dove allocare gli uffici consolari, dopo un’attenta analisi della situazione per il contenimento dei costi sono state formulate al viceministro Pistelli alcune soluzioni per consentire l’apertura degli uffici consolari di cui discute;
considerato che;
ad oltre un anno dall’approvazione del succitato ODG il Ministero degli Affari Esteri non solo non ha ancora formulato il nuovo piano riorientamento della rete e dei servizi diplomatico-consolari, ma ha continuato inesorabilmente ad adottare provvedimenti fortemente penalizzanti nei confronti di circa il 50 per cento delle nostre strutture all’estero, proprio in un momento di forte intensificazione di nuovi flussi di mobilità e di emigrazione degli italiani a cui lo Stato deve garantire tutela e servizi di supporto;
appaiono, inoltre, disattese anche le proposte avanzate dal Senato di ridurre la diplomazia in quei Paesi dove attualmente è necessario garantire solo i servizi alla Comunità e alle imprese italiane per destinarla, debitamente formata, a quelle aree del Mondo di potenziale sviluppo della presenza politica ed economica italiana;
si chiede di sapere:
quali urgenti iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per dar seguito agli impegni assunti con l’approvazione dell’ODG G 100 approvato nella seduta del 28 maggio 2014 e richiamato in premessa per poter garantire ai cittadini italiani residenti all’estero e a quelli in mobilità la necessaria tutela e i necessari servizi di cui hanno bisogno.
Micheloni, Turano, Giacobbe, Di Biagio, Longo F., Zin
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