"Mentre deputati e senatori dei partiti cosiddetti tradizionali – PdL e Pd in primis – si godono le meritate (?) lunghe – troppo! – e ben pagate (un abuso!) ferie, il MAIE non smette di lavorare sul territorio e di proporre la propria visione politica alle comunità italiane residenti all’estero". Così Ricky Filosa, Coordinatore del Movimento associativo degli italiani all’estero in Centro America, che continua: "L’On. Ricardo Merlo, fondatore e presidente MAIE, prosegue instancabilmente gli incontri con i connazionali, anche in quei Paesi del Sud America dove minore e’ la presenza di italiani. Ma che siano molti o pochi, al Movimento associativo questo non interessa affatto, perchè non devono esistere italiani di serie A e di serie B. Sono tutti importanti. E i grandi numeri sono formati da piccoli numeri messi insieme. Il MAIE lo sa e per questo non trascura nessuna comunità, per piccola che sia. E mentre in Sud America il presidente Merlo continua con incontri, riunioni, iniziative varie, in Centro America il Movimento avanza veloce: il Messico, guidato da Paola Pace Donati, e’ sempre più coinvolto nel progetto. A Città del Messico il coordinatore Stefano Stortoni porta avanti importanti contatti con esponenti della comunità potenzialmente interessati a partecipare, e lo stesso fa Maria Avallone nella riviera Maya: ad ogni italiano residente in Messico che viene in contatto con gli esponenti del MAIE viene spiegato il nostro progetto, quali sono le basi del nostro movimento e cosa si propone. Sta poi all’interesse di ciascuno decidere di entrare a far parte della squadra. Una partecipazione, lo vogliamo dire con chiarezza, che e’ prima di tutto passione, puro volontariato, voglia di fare e impegno verso gli altri. Chi non e’ disposto a dedicare un po’ del proprio tempo all’interesse della propria comunità, chi non e’ pronto a sacrificarsi per una giusta causa, chi chiede cosa il movimento è disposto a dargli in cambio della sua partecipazione, non troverà spazio nel MAIE dell’America Centrale”.
“Nel MAIE non c’e’ bisogno di tessere o di incarichi particolari per darsi da fare: bisogna solo essere convinti che il Movimento associativo degli italiani all’estero possa essere la soluzione ai problemi che più da vicino toccano gli italiani nel mondo, bisogna solo essere pronti a partecipare senza chiedere nulla in cambio. Perchè se il MAIE cresce, crescono tutti coloro che ne fanno parte; perchè se si lavora bene, se tutti insieme sapremo seminare nel modo giusto, insieme raccoglieremo i frutti dei nostri sforzi".
"Sempre in Centro America, nella Repubblica Dominicana il coordinatore Paolo Dussich sta già organizzando la squadra nell’isola caraibica: nei prossimi mesi, tanti saranno gli incontri con la comunità italiana ivi residente. Tanto sarà il lavoro da fare. E noi siamo pronti a portarlo avanti, uniti".
"L’estate 2012 – conclude il coordinatore MAIE per il Centro America, che in questo periodo sta portando avanti contatti con Aruba, Nicaragua, Haiti e Costa Rica – e’ targata MAIE ovunque, dalle Americhe all’Australia, passando per l’Europa, dove il coordinatore MAIE Gian Luigi Ferretti ha portato avanti un ottimo lavoro, senza contare che sta già programmando importanti incontri sul territorio a partire da ottobre. Lo stesso sta facendo Antonella Rebuzzi, da tempo punto di riferimento degli italiani residenti in Europa. E così mentre gli eletti all’estero di PdL e Pd in questa estate sono stati fantasmi in vacanza, assenti dal dibattito politico di tutti i giorni, lontani dalle comunità che li hanno inviati in Parlamento, il MAIE c’è e ci sarà con ancora più forza dopo la pausa estiva, quando i lavori riprenderanno a pieno ritmo e quando la campagna elettorale vera e propria sarà ancor più vicina. PdL, Pd, Idv, Lega… Con il MAIE non c’è confronto: sarà il risultato delle Politiche del 2013 a darci ragione".
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