“Se da una parte mi viene spontaneo iniziare questo mio commento ringraziando Ricky Filosa per le belle parole che mi rivolge, dall’altra voglio subito agganciarmi a quanto Ricky scrive nelle ultime righe: se è vero che non sono disponibile a ‘far da burattino a nessuno’, dall’altra posso escludere che la mia nomina sia ‘uno specchietto per le allodole’. Lo posso escludere perché posso testimoniare in prima persona quanto il Presidente Silvio Berlusconi tenga a un rilancio vero, e non di facciata, del nostro impegno all’estero. E che solo in questa ottica ho accettato una nomina certamente prestigiosa ma al tempo stesso tutt’altro che ‘onorifica’”. A scrivere è il senatore Vittorio Pessina, coordinatore di Forza Italia all’estero, che su Facebook così commenta l’ultimo editoriale di Ricky Filosa, direttore di Italiachiamaitalia.it, nel quale si affronta il tema del rilancio del partito azzurro oltre confine.
Pessina, che ha postato il proprio commento anche in calce all’articolo stesso, continua: “E’ vero, anche in questi giorni di ‘vacanza’ non ho sospeso la mia attività nel tentativo di riannodare fili che negli anni si sono andati sfilacciando e di tessere nuovi legami”.
Il coordinatore del dipartimento Italiani nel Mondo di Forza Italia già nei prossimi giorni inizierà a viaggiare all’estero per conoscere le varie realtà territoriali dal punto di vista delle comunità italiane residenti: “A breve sarò a Parigi, subito dopo a Instambul, in novembre in Sud America prima e a New York poi”.
Pessina si dice “consapevole” del fatto “che il compito che mi attende sia un compito tanto importante quanto impegnativo, e, come sottolinea simpaticamente Ricky, non sarà certo l’età a impedirmi di dare concretezza a questo mio impegno. Ma – avverte – voglio anche ricordare a tutti che nessuno di noi ha la bacchetta magica: se negli anni l’organizzazione del partito ha dato via via segni di cedimento, non sarà né facile né rapido poterla ricostruire. In questo senso vale quanto leggo all’inizio dell’articolo come mia azzeccata definizione: ‘Pessina è uno che ascolta, che fa domande, che vuole capire e approfondire’. Ecco, in questa prima, anche convulsa fase di lavoro, sto mettendo tutte le mie forze proprio per ascoltare, fare domande, capire e approfondire. Ma una cosa deve essere chiarissima a tutti – conclude l’azzurro -: l’allenatore è fondamentale, ma è la squadra che scende in campo. Voi tutti siete la mia squadra”.
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